Bene, la Giunta Comunale di Teano ha Deliberato l’incarico all’Avvocato Centore per opporsi alla sciagurata ipotesi di installazione di un Impianto di trattamento rifiuti presso ex Isolmer. Chi legge l’Oggetto della Deliberazione di che trattasi, però, nota che la “Causa del Comune di Teano è contro GESIA”. Ora premesso che l’Azienda è esattamente denominata GE.S.I.A. S.p.A. con sede in Pastorano (CE), il soggetto destinatario di azione legale è proprio l’Azienda di che trattasi? Leggendo attentamente il corpo della Deliberazione, il lettore si accorge che la Causa, al contrario, non è contro GE.S.I.A. S.p.A. (giustamente), bensì avverso il “Decreto Dirigenziale della Direzione Generale 17 – UOD/STAFF 7 – n. 57 del 18/03/2024, la Regione Campania ha rilasciato l’autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un nuovo impianto rifiuti, da realizzarsi in sul territorio comunale in Loc. Santa Croce, alla GE.S.I.A. S.p.A., ai sensi dell’art. 208 D.lgs. 152/2006”. E, se il buongiorno si vede dal mattino … Questione di lana caprina? Non proprio, a ben vedere. Senonché, ad onor del vero, sembrerebbe che la Regione abbia rilasciato autorizzazione alla GE.S.I.A. S.p.A. all’esito della sentenza del Consiglio di Stato n. 1572 del 16 febbraio 2024, Sez. IV. Ovvero, la Regione, avrebbe ottemperato ad una Sentenza del Consiglio di Stato. Il Comune di Teano adduce, invece, che ci sarebbe stata una “Elusione del giudicato di cui alle sentenze n. 3479/2023 e 15272/2024 del Consiglio di Stato per travisamento e sviamento poiché la sentenza n. 1572/2024 del Consiglio di Stato, in sede di ottemperanza alla precedente sentenza n. 3479/2023, ha statuito che occorreva ripartire dalla porzione di procedimento che era stata emendata dal medesimo Consiglio di Stato, ordinando dunque alla Regione Campania di motivare diversamente il provvedimento conclusivo sulla base dell’istruttoria, anche e soprattutto sulla scorta del parere sfavorevole del Comune di Teano e della Provincia di Caserta”. Inoltre, sempre il Comune di Teano, a difesa dei propri convincimenti denuncia Una “Violazione dell’art. 44 co. 4.bis L.R. 16/2004 che recita “Nei comuni nei quali è ancora in vigore il programma di fabbricazione nelle zone agricole si applicano fino alla definitiva approvazione ed entrata in vigore del Puc, i limiti di edificabilità previsti dal DPR n. 380/2001, prevalenti su ogni diversa disposizione contenuta nel citato strumento urbanistico.; orbene il Comune di Teano era ed è dotato del solo PdF e l’area d’interesse è agricola. Ne discende che occorre il rispetto dei parametri edilizi di cui all’art.9 del dPR 380/01, per cui i volumi non possono eccedere il limite di 0,03 mc/mq e la superficie coperta quello di 1/16 (non si applica l’art. 4, comma 2, LR 17/1982 perché è stato abrogato dall’articolo 1 della L. R. n. 16 del 07 agosto 2014, dall’ entrata in vigore del Piano Paesaggistico Regionale (PPR)”. Orbene, guarda caso, spunta ancora una volta la nota e famosa “pietra dello scandalo” che sta caratterizzando questa (A)mministrazione. Gira e rigira, anche in uno strenuo ed ultimo tentativo per sventare l’ecomostro Teanese, l’(A)mministrazione resistente, quella di Teano, è costretta, ob torto collo, a menzionare il fantomatico PUC (Piano Urbanistico Comunale), quel PUC, adottato e misteriosamente mai approvato. E perché questa grave “omisssione”? Ce lo siamo chiesto anche nell’ultimo ns. del 07.05.2024. Ma, siccome anche i “calunniatori di professione”, si stancano di fronte ai muri di gomma, questa volta ci affidiamo all’amico Claudio Gliottone, il quale nel suo ultimo del 09.05.2024 così ci risponde: “La domanda, allora, come soleva dire in una sua sagace trasmissione televisiva un noto giornalista, “sorge spontanea”: perché a Teano e solo a Teano non si è capaci di dotarsi di un piano urbanistico e territoriale secondo moderni criteri? Perché sono naufragati tutti quelli adottati e mai approvati? Eppure di soldi se ne son spesi; e tanti! Incapacità amministrativa degli eletti ad osservare correttamente le normative? Incapacità dei tecnici a studiare e suddividere la struttura territoriale? O semplicemente incapacità degli uni e/o degli altri a resistere o a dirimere le forti pressioni delle varie lobby interessate presenti a Teano: dei costruttori, degli agricoltori, dei commercianti, degli archeologi e forse persino dei …necrofori?”. Caro Claudio grazie per averci risparmiato un po’ di fatica descrittiva, ma ti dirò di più: c’è molto, ma molto di più e, come Tu ben sai: la realtà, supera la fantasia… Forse un giorno ti riferirò nell’orecchio qualcosa di molto, ma molto più “intrigante” sulla vicenda.
Pasquale Di Benedetto