Lo scorso trenta gennaio si è riunito il consiglio Generale del Consorzio Area Sviluppo Industriale della Provincia di Caserta. Questo consorzio fu costituito per gestire lo sviluppo e le infrastrutture delle aree industriali individuate su tutto il territorio della provincia. Teano ne ha sempre fatto parte potendo contare su alcune aree ben individuate che erano l’attuale Sidicinum, l’ex Irrigazione Italia, La Precisa e la Isolmer alle spalle dell’Autogrill Teano Est. Da molti anni purtroppo nessuna di queste industrie è più operativa perché tutte hanno dismesso le rispettive produzioni e non c’è stata più alcuna iniziativa industriale sostitutiva di quelle cessate. Ciò nonostante noi continuiamo a far parte del Consorzio e avere un nostro rappresentante comunale che attualmente è il consigliere comunale ing. Giuseppe Di Girolamo.
L’oggetto dell’incontro era la determinazione delle nuove quote consortili attribuite ai singoli comuni in funzione delle dimensioni dell’area industriale e delle infrastrutture prodotte nel corso degli anni.
Al termine dell’incontro è stato approvato il piano di ripartizione ed è venuto fuori che Teano pagherà annualmente una quota di 10mila euro contro i mille euro pagati fino all’anno scorso. Inoltre Teano si è beccato anche un ulteriore onere di oltre mille euro perché è stato affermato che sarebbe titolare di infrastrutture industriali. Presenti all’incontro 16 consiglieri su 25. Hanno votato a favore 14 consiglieri mentre due si sono astenuti e tra questi non c’era Di Girolamo che evidentemente ha ritenuto giusta la proposta dell’ente e quindi non ha inteso ne astenersi e ne votare contro.
Sarebbe a questo punto interessante chiedere al consigliere Di Girolamo in base a quali argomenti e valutazioni ha ritenuto di votare un provvedimento che penalizza così fortemente ed ingiustificatamente il nostro Comune. Chiedere se si è mai letto tutte le delibere di consiglio comunale degli anni passati, dalle quali traspare chiaramente la volontà del nostro Comune di cancellare quasi tutte le aree che industriali non sono più, anche per scaricare i proprietari di quei terreni, di balzelli che non sono dovuti in quanto attualmente terreni agricoli. Abbiamo di fatto accettato di versare oltre mille euro per le infrastrutture e vorremmo sapere quali sono. Infine chiediamo, di spiegarci come è possibile che comuni come Teverola, Marcianise, Aversa, tanto per citarne alcuni paghino cifre insignificanti rispetto ad una densità industriale attualmente attiva ed enormemente superiore alla nostra che è praticamente zero? Facciamo un esempio vicino a noi: Sessa Aurunca con una zona industriale attualmente attiva paga appena duemila euro più di noi che non abbiamo un tubo. Risulta inoltre , da una sommaria lettura della tabella di ripartizione approvata dal consiglio, che mentre alcuni comuni notoriamente industrializzati, si sono visti ridurre notevolmente la loro quota di partecipazione, altri comuni, notoriamente deindustrializxzati come il nostro, si sono visti aumentare la loro quota del 1000 per cento?
Il consigliere Di Girolamo si è preparato prima di andare in consiglio? Ha chiesto ai proprietari di quelle aree ritenute industriali se sono soddisfatti della loro posizione? Ha chiesto eventualmente alla sua maggioranza se non era il caso di approfittare per uscire definitivamente da questo grande equivoco? A quale voce di bilancio si andrà ad attingere per pagare la quota di Teano se nel bilancio di previsione non era previsto questo ulteriore balzello?
La vicenda del Consorzio ha visto celebrare numerosi Consigli comunali ai quali purtroppo nessuno degli attuali consiglieri ha mai partecipato. In quasi tutti si è sempre registrata una unità di intenti tra maggioranza e minoranza in quanto le osservazioni prodotte in quei consigli erano condivise non solo dai consiglieri ma anche dai proprietari di quelle aree che ne chiedevano la riclassificazione in aree agricole.
Sarebbe utile poter ospitare una nota chiarificatrice sull’argomento.
Antonio Guttoriello