Fino a ieri mattina erano in molti a chiedersi come sia possibile che alla vigilia dei festeggiamenti al Santo Patrono non ancora sono state installate le luminarie, almeno per il centro storico, classica coreografia per tutte le feste religiose. Ormai quando ci sono intoppi all’organizzazione di qualcosa, la mente va dritta alla circolare del ministero dell’Interno emanata per elevare gli standard di sicurezza, soprattutto dopo la tragica serata di Torino che vide la morte di una giovane donna.
E chi l’avesse pensata così non ci è andato troppo lontano, in pratica si apprende che il ritardo con cui sono partite le operazioni di allestimento delle luminarie sarebbe dovuta al fatto che la Ditta incaricata di provvedere alla installazione dei pali con relative luminarie non avrebbe provveduto in tempo a fornire la certificazione sulla idoneità degli impianti che si andavano ad installare.
Solo ieri mattina infatti il titolare della ditta D’Errico sarebbe riuscito a produrre alla commissione comunale la documentazione prevista dalle nuove norme.
Tutto è bene quel che finisce bene, anche se restano ferme alcune perplessità sulla tempestività ed opportunità di emanare norme così restrittive solo dopo il verificarsi di una tragedia attribuibile più alla incapacità degli uomini di alcuni apparati cui erano demandate specifiche responsabilità.
Intanto questa estate va avanti tra rinunce, proteste, comunicati e cambiamenti continui. L’unica cosa, immutabile che ci è restato, è il manifesto di Estate a Teano fatto affiggere dal Comune (tra l’altro con molte perplessità espresse da Antonio De Simone).
Così era stato pensato, così è stato stampato ed affisso per le vie della città mentre le varie manifestazioni elencate nel programma cadevano una ad una sotto la scure della circolare ministeriale.
S.Paride Nostro, pensaci tu!