Il lockdown per vincere il coronavirus, per alcuni ha rafforzato i sentimenti nei confronti dei fidanzati o dei coniugi, per altri ha contribuito a rompere equilibri già fragili. Evidentemente il troppo tempo insieme a casa per l’obbligato autoisolamento, non è stata una fortuna per tutte le coppie. Certamente la gestione famigliare, gli spazi da condividere, l’organizzazione per lo smart working e per recuperare il cibo, le lunghe giornate nelle quattro mura domestiche hanno lavorato contro chi era forse già un po’ a rischio. Ed ora, con la fine della quarantena potrebbe essere più deciso a mettere fine a una relazione.
È successo in Cina, Turchia, Italia dove si è assistito a un picco delle domande, ma il fenomeno si sta osservando anche in altre parti del mondo. Intanto, il Consiglio nazionale forense (Cnf) ha varato nuove linee guida sulla gestione dei procedimenti che riguardano la famiglia: in seguito all’emergenza sanitaria sono cambiate regole e procedure anche per le richieste di divorzi e separazioni tra i coniugi. E la soluzione adottata al momento dai tribunali per evitare assembramenti, così come vogliono le regole di distanziamento sociale, è l’udienza virtuale nei casi di separazioni consensuali e divorzi congiunti, cioè per le procedure dove le coppie hanno già trovato una intesa sui termini anche pratici per dirsi addio.
Sara Finocchi