Non è ulteriormente tollerabile lo stato di abbandono, di precarietà, di disfacimento totale in cui versano le nostre strade, gli attraversamenti pedonali con i sanpietrini che schizzano via come proiettili(vedi Viale Italia), le cunette, i marciapiedi non calpestabili. Buche dappertutto che con la pioggia si trasformano in altrettante pozzanghere con la conseguente maledizione di chi viene investito dagli spruzzi d’acqua provocati dal passaggio di auto, fossi al centro delle carreggiate stradali. Una situazione non più tollerabile che oltretutto espone i pedoni ma anche le stesse auto ad infortuni o rottura di pneumatici (quando va bene).
Non è il caso di dilungarsi nella lista delle cose che non vanno, tra l’altro lo ha ricordato un comunicato stampa della stessa Giunta Comunale in una delibera di fine dicembre si legge testualmente che la stessa aveva “deliberato lo stanziamento di 60.000 euro per i più urgenti interventi di manutenzione dei
Ma visto come stanno ancora oggi le cose dobbiamo dedurre che il forte impulso fornito all’ufficio tecnico comunale non abbia sortito gli effetti sperati se tutto è rimasto come prima anzi, con il tempo inclemente, la situazione è ulteriormente peggiorata.
Non crediamo che i nostri amministratori non si rendano conto delle responsabilità che ricadono sulle loro funzioni. Ogni danno alle cose ed alle persone provocati dalla incapacità di garantire il minimo di fruibilità in sicurezza di strade e marciapiedi saranno riversati inevitabilmente sulle casse del Comune e quindi dei contribuenti i quali però potrebbero non gradire, compresi quelli che li hanno accompagnati nella sfilata festosa del dopo elezioni ed ora potrebbero attendere il loro passaggio per presentare il conto. E allora? Allora intanto vorremmo capire perché questa incapacità di realizzare quanto si è deliberato. Il Sindaco, da preparato dirigente pubblico, conosce bene la scala delle responsabilità, sa distinguere tra le responsabilità di indirizzo e controllo e quelle conferite ai dirigenti per la realizzazione degli indirizzi.
L’attuale situazione non è maturata in questi ultimi mesi, sono anni che si lamenta uno stato di abbandono e di qualche rarissimo caso di intervento manutentivo nei rattoppi stradali, che qualcuno ha definito (messo con la sputazza) riferendosi al similbitume per rattoppare alcune buche.
Di chi è la responsabilità? Gli amministratori facciano il loro dovere non solo deliberando sulle cose da fare ma controllando che le cose si facciano, premiando chi le cose le fa ma utilizzando anche gli strumenti per punire i responsabili di inefficienze. A tal proposito si legge nello statuto comunale che “ I risultati negativi rilevati nell’organizzazione del lavoro e dell’attività dell’ufficio sono contestati, con atto scritto,
Un’ Amministrazione è buona se riesce a tradurre in fatti le decisioni che assume. Se invece la buona volontà e la voglia di fare resta solo scritta su di un foglio di carta (la cosiddetta delibera di Giunta comunale), allora c’è qualcosa che non va ed è quello che la gente chiede di sapere, anche attraverso le pagine di questo giornale.
Severino Cipullo