Non usa mezzi termini Adele Passeretti, capogruppo della maggioranza consiliare, che intende spazzare via la polemica sorta dopo l’esclusione di sette operatrici, in forza al consorzio “Nestore”, dalle attività di assistenza materiale ai diversamente abili nelle scuole cittadine. Scoglio, esponente dell’opposizione, nei giorni scorsi ha parlato di “epurazione”, per la quale, a suo avviso, “i più maliziosi” potrebbero ritenere causata dal fatto che “le operatrici escluse hanno sostenuto, più o meno apertamente, schieramenti diversi da quello dell’attuale amministrazione”, citando, come esempio, una di loro “che era candidata in un’altra lista”. Una sorta di “vendetta politica”, secondo il consigliere di minoranza, che avrebbe portato ad un dimezzamento delle operatrici “nonostante l’aumento del numero di disabili bisognosi di assistenza”.
Ma per Passaretti le cose non stanno affatto così. “Avevamo deciso di non replicare alle dichiarazioni di Scoglio, in quanto assurde. Tuttavia, dal momento che in città, col passare dei giorni, si è sollevato un polverone abbiamo ritenuto necessario fare chiarezza”, premette la capogruppo, che spiega: “Vista questa sua ‘spiccata sensibilità’ sul tema, Scoglio, invece di lanciare accuse fuori luogo e dar retta a quelli che chiama ‘maliziosi’, avrebbe potuto documentarsi a riguardo, a cominciare dal fatto che, contrariamente a quanto afferma, non è aumentato ma diminuito il numero degli alunni disabili richiedenti rispetto al precedente anno scolastico.
Agli inizi di settembre l’amministrazione comunale, attraverso una serie di incontri con i dirigenti scolastici, ha assicurato che il servizio di assistenza materiale sarebbe stato garantito anche per quest’anno scolastico, senza creare disagi alle famiglie, con l’impegno, da parte dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche, di far pervenire agli uffici comunali una richiesta in cui veniva specificato il numero dei ragazzi disabili aventi diritto. Al Comune sono giunte le richieste di 7 alunni, rispetto ai 24 dello scorso anno. Data l’imminenza dell’avvio del nuovo anno scolastico, l’amministrazione si è trovata costretta a prorogare il servizio alle stesse condizioni dell’anno precedente, come da determina 741 del 13 settembre scorso. Al gestore del servizio l’amministrazione non ha dato alcuna ulteriore indicazione”.
E così il primo giorno di scuola l’amministrazione comunale ha constatato l’esclusione dal servizio delle sette operatrici, chiedendo delucidazioni al consorzio. Quest’ultimo, in una nota, ha fatto presente che il numero di alunni disabili assistiti nel precedente anno scolastico era di 24, con l’utilizzo di 14 operatrici, mentre quest’anno gli alunni è sceso a sette, ai quali bisogna aggiungere gli altri quattro frequentanti le scuole superiori, “per i quali, – spiega Passaretti – pur avendo competenza la Provincia, l’amministrazione sta individuando risorse per sopperire ai ritardi nell’avvio dell’assistenza da parte dell’Ente casertano”. Dunque, 11 alunni, complessivamente, quelli che quest’anno hanno richiesto assistenza, 13 in meno dello scorso anno che, probabilmente, hanno terminato i corsi oppure optato altre soluzioni. “Questa è la verità. – sottolinea la capogruppo – Non si sono verificate né epurazioni né pressioni sul gestore del servizio da parte dell’amministrazione contro le operatrici escluse, le quali, al contrario di quanto afferma Scoglio, sono state ricevute dal sindaco e dall’assessore competente, ricevendo chiarimenti sulla questione”.
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