Egregio Direttore,
nel ripromettermi di farle pervenire, al più presto, le foto dei magnifici tre (appellativo simpaticamente attribuitoci da Figueras), volevo fare alcune precisazioni relative all’articolo pubblicato di recente dal suo giornale. Dopo mesi di dialogo aperto a 360 gradi, il movimento politico (inteso nel senso genuino del termine) di uomini e donne che mi onoro di rappresentare, insieme ad Armando Sollo e Vincenzo Tranquillo, ha deciso di sedere allo stesso tavolo con il comitato “Un’opportunità per Teano” per provare ad instaurare una forma di dialogo serio e di apportare un fattivo contributo ad un progetto di lista vincente, al di fuori delle tante realtà in cui le dinamiche e gli attori sono già precostituiti.
La scelta di questa collaborazione, fondata sul confronto aperto e sulla eterogeneità culturale, nasce dalla costatazione che ci siamo trovati di fronte ad un gruppo di persone nuove in cui ciascun individuo, per la sua parte, può concorrere alle scelte comuni. E non c’è alcuna contraddizione nel mantenere ognuno la propria autonomia poiché il comitato “Un’opportunità per Teano” è nato dalla fusione di diverse realtà associative che, in questi anni, hanno intrapreso un percorso comune, maturando esperienze che, per quanto lodevoli e apprezzabilissime, non ci hanno visti partecipi dall’inizio.
Di converso, noi “magnifici tre”, unitamente al nostro gruppo, abbiamo avviato un autonomo processo di sintesi che, nel rispetto delle diversità culturali ed ideologiche, ha come unico obiettivo la costituzione di una squadra di persone, motivate e qualificate, che sia in grado di fornire un’alternativa concreta da sottoporre all’attenzione dei cittadini per la prossima competizione elettorale.
Crediamo, infatti, che il contenitore comune nel quale saremo tutti lieti di confluire, sarà costituito dalla lista elettorale che, mi auguro, completeremo nel più breve tempo possibile, con la certezza che sarà costituita da uomini e donne che hanno deciso, autonomamente, di metterci la faccia, senza alcun ordine di scuderia o profetismo calato dal santone di turno.
In tal senso, ritengo che ormai sia tempo, per quanti abbiano intenzioni serie di impegno politico e sociale, di uscire dal torpore generale e sedersi a questo grande tavolo comune, al fine di arricchire ulteriormente il dibattito sui molteplici problemi della Città e, soprattutto, sulle possibili soluzioni.
Nel ringraziarla, le porgo i miei più cordiali saluti,
Giovanni Scoglio