Non commetteremo l’errore di descrivere nel dettaglio le singole scene che hanno caratterizzato il Presepio vivente di Teano 2015, targato Associazione Il Campanile. Non torneremo neanche sull’ ormai proclamato e realizzato esperimento di coinvolgimento di persone provenienti da altri paesi con culture e religioni diverse.
Già è stato scritto, filmato e pubblicato in vario modo.
Vorremmo descrivere invece le emozioni, le espressioni dei visitatori, la paura degli organizzatori di non farcela e la gioia per il grande successo ottenuto di folla e di critica.
Avremmo potuto chiedere ed avremmo senz’altro ottenuto dagli organizzatori, di effettuare un giro del percorso presepiale prima che iniziasse la rappresentazione, qualche volta il tesserino e l’attività giornalistica da qualche privilegio.
Abbiamo invece voluto seguire tutto l’iter che gli oltre cinquemila visitatori hanno dovuto effettuare prima per la lunga attesa e poi per la visita guidata che ha offerto momenti di vera emozione.
La serata, climaticamente parlando, non è stata poi tanto severa ciò nonostante l’umidità era penetrante e la lunga attesa si faceva sentire ma, i maggiori commenti erano che, comunque ne valeva la pena. Altri commentavano sul proliferare di presepi viventi anche nel nostro comune, altri ancora sottolineavano il ruolo che avrebbe avuto la diffusione della notizia attraverso i TG della RAI.
Quando è arrivato il nostro turno, le guardie romane hanno ritirato le rispettive lance per farci passare e noi ci siamo tuffati in quei vicoli a noi tanto cari che ora sembravano appartenere davvero ad un paesaggio diverso, mitico, surreale quasi.
Anche la strana sensazione di guardare i figuranti e scoprire che eri più attirato dalla figura storica che rappresentava ognuno di loro, tralasciando la vera identità del figurante o quantomeno di quello che egli rappresenta normalmente nella vita di tutti i giorni.
Sapevamo che Erode era interpretato da Cosimo De Iorio ma, se non lo avessimo saputo non ce ne saremmo accorti e questo vale per uno dei Re Magi, per San Giuseppe e la Madonna e tante altre figure. Merito dei costumi e della preparazione accurata che ha preceduto la manifestazione.
I suoni e la descrizione delle scene hanno poi contribuito ulteriormente a rendere più coinvolgente l’atmosfera magica nella quale si è voluto ricostruire un evento che per tutti i cristiani rappresenta l’inizio di tutto.
Solo per gli organizzatori non si tratta di un inizio ma di un percorso, un lungo percorso cominciato anni fa, che prosegue facendo registrare ogni anno significativi miglioramenti sia in termini di location che nel contenuto artistico religioso.
Siamo usciti soddisfatti dal vico Tanzillo, La scena della natività ci era particolarmente piaciuta e non ci sembra fuori posto riferire, in chiusura, il commento di una coppia venuta da Ercolano, la moglie al marito: ” E tu che non ci volevi venire. Ma hai visto che bel paese questo Teano?”
Agli organizzatori, ai figuranti, ai coreografi, al regista, al Presidente Giarrusso a tutti coloro che hanno collaborato in modo diverso, li raggiunga il nostro più grande apprezzamento e facendolo, pensiamo di interpretare anche i sentimenti di tutti i Teanesi.
Antonio Guttoriello