Il mondo intero è in attesa di una terapia efficace e sicura per contrastare il Covid 19 ma nel contempo sono molteplici le sperimentazioni di farmaci nati per altre malattie ma che stanno mostrando una speranza nel trattamento dei pazienti positivi al coronavirus. È il caso a esempio degli antivirali anti Aids. L’ Aifa, l’Agenzia del farmaco, ha dato il via libera all’impiego per uso domiciliare degli antimalarici clorochina e idrossiclorochina e degli antivirali usati contro l’Aids che saranno rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Per poterli utilizzare sarà necessaria una prescrizione medica ma molto presto sarà sufficiente la ricetta del medico di famiglia. Ma l’Agenzia Italiana del Farmaco richiamare l’attenzione degli operatori sanitari sull’uso appropriato di clorochina e idrossiclorochina nell’impiego per la terapia dei pazienti affetti da COVID 19, in particolare nei casi di disturbi della conduzione cardiaca, la carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo) o la presenza di altre terapie concomitanti. Intanto, altri due farmaci saranno studiati contro il Covid-19. Si tratta di emapalumab, anticorpo monoclonale umano ricombinante anti-interferone gamma prodotto da Sobi, che sarà sperimentato per verificarne l’efficacia nella riduzione dell’iperinfiammazione e delle difficoltà respiratorie nei pazienti e di sarilumab, anticorpo monoclonale contro il recettore dell’interleuchina-6 di Sanofi/Regeneron. Sono quindi cinque i farmaci su cui lavorare per una terapia contro il nuovo coronavirus: due studi sull’antivirale remdesivir, uno sull’anticorpo tocilizumab e i due nuovi lavori partiti in questi giorni.
Sara Finocchi