Prima che scompaia per autoliquidazione o fallimento vi ricordiamo di cosa si tratta.
Intanto batte cassa e chiede un contributo una tantum dai comuni di Euro 20mila di cui 7mila da Teano. Altri 70mila euro (sempre dalle nostre casse) per non farlo fallire.
Fu costituita la società consortile cui aderirono 24 comuni che parteciparono versando una quota per formare il capitale sociale di 126 mila euro , i versamenti erano stabiliti in funzione della popolazione dei singoli comuni. Teano era ed è il secondo comune per grandezza e gli toccò una quota di 17 mila euro pari al 13,843 % del capitale sociale, quota interamente versata dall’allora Giunta Picierno.
Primo beneficio che la nostra collettività ne ricavò fu la nomina dell’allora assessore comunale Adriano De Monaco a vice Presidente del consorzio con tanto di indennità (circa 15mila euro ). Il carrozzone cominciava a crescere e le assunzioni o contratti professionali anche. A Teano nessuno sapeva dell’attività di questo consorzio tranne il nostro giornale che continuava a spiegare le cose che i responsabili non spiegavano. Su questa vicenda si bagnò il biscottino ed anche più volte qualche avversario politico dell’allora amministrazione Picierno, aspirante a sostituirlo.
Oggi il Consorzio ci riferiscono che è sull’orlo del fallimento. E’ stato richiesto alla Regione Campania un finanziamento di un milione di euro mai erogato, di progetti ed opere realizzate non c’è traccia. La situazione economico finanziaria presenta un buco per debiti e spese varie, di oltre duecentomila euro che, se non pagati, produrranno l’inevitabile richiesta di fallimento, a meno che non si proceda presto ad una autoliquidazione che però significherebbe che i Comuni partecipanti dovrebbero versare in proporzione altri soldini per ripianare le perdite.
Chi più dell’attuale Presidente del Consiglio di amministrazione può spiegarci come stanno realmente le cose? E allora non dobbiamo andare lontano, il Presidente è il dott. Maurizio Simone, medico geriatra teanese e presidente della Fondazione Confidenza Fratelli Castallo. La nomina gli fu conferita da Nicola Di Benedetto appena insediato Sindaco di Teano.
– Ci può confermare che la situazione economico finanziaria dell’Ente è così catastrofica?
“Quando circa un anno fa fui nominato presidente di questo Consorzio avevo già chiara la situazione che nel frattempo si era creata. Con il nuovo consiglio di amministrazione concordammo alcune misure per ridurre le spese, tra le quali l’abolizione delle indennità agli amministratori traducendoli a semplici gettoni di presenza del valore di quelli riconosciuti ai consiglieri comunali. Fu fatta una esplorazione delle varie sofferenze economiche e dei progetti in itinere per sollecitare la Regione ad erogare il richiesto milione di euro, necessario per continuare l’attività e realizzare i primi progetti.
– Lei parla di progetti ma da queste parti, anche tra i tanti tecnici comunali, non si hanno notizie di questi progetti
I tecnici incaricati ci riferiscono che ci sono allo studio diverse proposte che però vanno completate ma senza le risorse economiche questo non sarà possibile. Vorrei a questo proposito ricordare che il sottoscritto ha più volte proposto, ma senza successo, al Consiglio di amministrazione, di prendere in considerazione l’utilizzazione dell’Edificio ex Regina Margherita per disporre di una sede più efficiente e meno costosa.
Quindi “No Euro, No proget”
Lei conferma che la situazione debitoria e finanziaria generale dell’ente è a rischio fallimento?
Non posso negare che la situazione è grave e che se non interviene la Regione, per evitare il fallimento e procedere all’autoliquidazione, ogni comune si dovrà fare carico di una quota proporzionale alle quote di partecipazione al capitale sociale.
In poche parole, potremmo essere chiamati a prelevare dalle casse del nostro comune almeno altri 7mila euro per rispondere alla richiesta di un contributo una tantum per un fondo cassa e ulteriori 70mila euro per non far fallire una iniziativa che già dopo i primi mesi dalla sua creazione vide alcuni sindaci cominciare a prendere le distanze perché non convinti del modus operanti dell’allora consiglio di amministrazione.
Una brutta gatta da pelare per il nostro rappresentante che probabilmente si aspettava di amministrare una struttura con progetti più stimolanti di una normale gestione di una casa di accoglienza per anziani. Sarà dura spiegare al Consiglio comunale ed ai cittadini teanesi che bisogna mettere le mani in tasca e sborsare circa 80mila euro per non far fallire una iniziativa che, già in partenza, non faceva prospettare niente di buono.
Figueras