Nell’articolo pubblicato ieri, ripreso da Paese News, si parlava del rientro in Italia del faccendiere internazionale Valter Lavitola, direttore del giornale L’Avanti, testata del partito Socialista Italiano. L’inchiesta che lo riguarda tratta di affari, mazzette, ricatti, utilizzazione dei finanziamenti al giornale per fini personali e molto altro. Tra l’altro si fa espresso riferimento, negli appunti dei Pubblici Ministeri che si sono occupati della vicenda, dei suoi rapporti con il senatore del PDL Sergio De Gregorio.
Proprio in riferimento a questi rapporti, un teste chiave nell’ambito del filone d’indagine sulla truffa dei contributi di Stato all’Avanti! (inchiesta per la quale rischia l’arresto il senatore Pdl Sergio De Gregorio), Raffaele Panico, giornalista, racconta di essere stato costretto numerose volte da Lavitola a inviare in Brasile somme di danaro stornate dai conti bancari del quotidiano, beneficiaria una donna, Joelma Nascimento da Silva.
«Era già segretario del Comitato interparlamentare per lo sviluppo sostenibile – racconta Panico – e aveva dei bellissimi uffici a Montecitorio. Mi diceva che questa attività gli serviva per coprire le sue ‘tarantelle’, intendendo riferirsi alle attività economiche che aveva in corso».
Tra queste tarantelle c’era una produzione di pomodori a Teano per la quale aveva ricevuto finanziamenti, un’azienda agrofaunistica a Grosseto e un’azienda di import – export di costumi da bagno.
L’azienda per la produzione di pomodori di Teano è quella che provenienti da Teano si scorge sulla destra, prima di imboccare il rettilineo che porta a Borgonuovo. Vi si accede da un edificio di colore verde e celestino e si intravedono filari di serre sotto le quali, forse si producono pomodori. Questa azienda fu creata con i fondi per la imprenditorialità giovanile e vi partecipava come socia di sesso femminile, la figlia di un noto tecnico imprenditore di Teano, con ispirazioni sindacali. Alcuni lavoratori che hanno avuto rapporti di lavoro con questa azienda ricordano la figura di Lavitola che compariva ogni tanto per dare disposizioni, e ne sottolineano l’arroganza nei comportamenti.
L’azienda ha subito alcuni stop e ripartenze con passaggi di proprietà dei quali non se ne conoscono i riferimenti.
Valter Lavitola è attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale e ieri è stato ascoltato dal GIP di Napoli per ricostruire tutte le vicende a lui riconducibili e non sappiamo se, tra le tante novità che emergeranno, scopriremo quale sorte è toccata all’azienda di pomodori di Teano e quali sono stati i protagonisti di questa vicenda teanese, che non sarà certamente sconosciuta alle nostre istituzioni locali.
Severino Cipullo