E’ terminata nella giornata di oggi l’invasione dell’area dell’ex industria Irrigazione Italia da parte delle centinaia di giovani giunti da ogni parte d’Italia. Molti di loro, di chiara provenienza straniera. La notizia è circolata in città anche grazie alla segnalazione che qualche nostro collaboratore ha tempestivamente inviato in redazione ed i commenti sono stati numerosi, prevalentemente di stupore, di come cioè sia possibile che centinaia di persone possano illegalmente occupare una proprietà privata, praticare le più svariate attività illegali, bivaccare in condizioni igieniche precarie, produrre suoni o rumori che hanno infastidito i vicini a trascorrere una notte d’inferno, senza che i nostri tutori dell’ordine potessero intervenire.
Lo spettacolo cui qualche curioso si è trovato di fronte, è stato di assoluto rigetto, persone chiaramente annebbiate dai fumi dell’alcool o dall’uso di stupefacenti, che si aggiravano nell’area industriale, escrementi umani in molti posti in mancanza di servizi igienici distrutti dall’incuria del tempo e dall’abbandono della struttura. Durante tutta la notte hanno continuato a suonare a ballare a cantare, a bere, a fare sesso e quasi certamente fare uso di allucinogeni che hanno procurato l’energia necessaria per sostenere questa maratona di dissoluzione. Roulotte, auto, sacchi a pelo, qualcuno addirittura sbracato sul fondo cementato del piazzale, questa la sistemazione logistica degli oltre 600 ospiti del Rave Party.
Nessuno è intervenuto, anzi, nessuno è potuto intervenire, perché non c’erano le forze necessarie per farli smettere. I pochi militari della zona non avrebbero avuto la possibilità di interrompere una bolgia che ha coinvolto centinaia e centinaia di giovani in preda all’alcool ed altro.
Forse si sarebbe potuto prevenire se avesse funzionato un minimo di intelligence, nessuno può convincerci che un movimento di persone così numeroso non fosse prevedibile, comunque ieri si è consumato un grave reato di massa sul nostro territorio, abbiamo dovuto assistere impotenti, dopo aver soddisfatto la nostra curiosità, ad un evento di inciviltà ed illegalità.
Dobbiamo forse rassegnarci ad assistere ad altri eventi del genere? Cosa ne pensano i nostri Amministratori e quali iniziative intendono attivare per evitare che fatti analoghi si abbiano a riverificare e trovarci magari altre volte a dover raccontare vicende nei confronti delle quali possiamo opporre solo una paurosa e mortificante impotenza.
Che almeno ciò che è accaduto serva da lezione per evitare che si ripeta, se è vero che analoga manifestazione si sarebbe già realizzata negli anni scorsi.
S.L.