Chi per vari motivi in questo tardo pomeriggio, ha raggiunto la zona di Maiorisi, ha notato movimenti strani. Gruppo di giovani, più o meno numerosi, vestiti in modo molto casual, capelli dipinti di rosso, giallo, verde, insomma un arcobaleno di colori che si aggiravano nell’area sidicinum, oppure a piedi si dirigevano dalla nazionale verso l’area dell’ex Irrigazione Italia, fino a qualche tempo fa ancora affidata ad un curatore fallimentare. Alcuni sono arrivati a Maiorisi a bordo di pullman, altri con un normalissimo autostop, insomma con tutti i mezzi.
Questa sera, sul tardi, è stato molto più facile capire cosa stesse succedendo. Si stava realizzando nel nostro comune un Rave Party, termine usato alla fine degli anni ottanta, per indicare tutte le feste in cui non vengono richieste autorizzazioni e assolti gli obblighi quali il pagamento di diritti d’autore, il rispetto di normative igienico-sanitari nella somministrazione di cibo e bevande, normative antincendio e ogni altra misura di sicurezza.
Alcuni nostri curiosi e coraggiosi concittadini che si sono voluti rendere conto di cosa stesse accadendo in quello che, ha rappresentato uno dei sogni industriali di Teano, lo stabilimento della Irrigazione Italia, sulla strada che da Teano porta a Maiorisi, dopo essersi introdotti nel capannone, senza per altro essere fermati da alcuno, hanno potuto osservare con i propri occhi cosa esattamente vuol dire la parola Rave. All’interno del capannone è stata creata una pedana su cui sono sistemate casse acustiche di una potenza micidiale, fari multicolori che sprigionano luci psichedeliche che accecano gli occhi, decine e decine di giovani, maschi e femmine (classificazione molto approssimativa) provenienti da nazioni diverse, almeno dalle lingue usate per comunicare. Chi bevevam chi fumava, chi provava accennava ad una sorta di ballo, chi invece imitava il cantante di turno che non somigliava certo a Gigi D’Alessio. Un’atmosfera a dir poco allucinante, almeno per chi non è abituato ad assistere o partecipare a certi spettacoli. Fuori il capannone erano parcheggiate decine di macchine e sistemate brandine e piccole tende da campeggio.
I vigili Urbani di Teano, informati del fatto, hanno dichiarato la loro impotenza di fronte ad una situazione così pesante, i Carabinieri si sono limitati ad effettuare alcuni controlli personali e rilevare qualche generalità ma, a loro dire, nulla di più avrebbero potuto fare sempre in considerazione dell’elevato numero di persone presenti. Sarebbe stato invece possibile prevenirlo e quindi bloccarlo se ne avessero avuta informazione tempestiva.
Una intera area nelle mani di questo centinaio di giovani che con il passare delle ore è diventato sempre più numeroso e probabilmente raggiungerà la punta massima di partecipazione proprio nelle stesse ore in cui pubblichiamo questo pezzo. In queste stesse ore un nostro collaboratore, ci ha comunicato che è riuscito a farsi accettare all’interno, e se non ci saranno problemi tecnici, fra qualche ora riusciremo a pubblicare un video quasi in realtime girato all’interno dell’inferno.