Ad oggi, il bilancio dell’estate a Teano, chiude con un grave passivo. Secondo il sindaco Di Benedetto, in una intervista a cuore aperto rilasciata alla stampa di riferimento, la responsabilità sarebbe tutta delle Associazioni di volontari che non si sarebbero mosse per tempo e con il dovuto impegno nonostante la grande disponibilità che il Comune aveva prospettato di garantire.
Non entriamo nel merito ma rimandiamo ai prossimi giorni una completa analisi di quanto accaduto ma già da ora ci viene da chiederci: Ma realmente l’estate a Teano, secondo l’Amministrazione comunale, è stato un floop a causa dello scarso coraggio dei dirigenti delle associazioni del volontariato locale che solitamente si fanno carico di organizzare gli eventi estivi? Nelle prossime ore gli uomini della Proloco si incontreranno con il Primo cittadine e sapremo se dovremo rinunciare anche alla cioccolata o vedere uscire il colombo dal cilindro.
Per capirne di più interroghiamo il Presidente della Proloco Teano Teanum Sidicinum avv. Giuseppe Scala che si è mostrato, fino ad oggi, molto prudente nelle sue dichiarazioni e aspettiamo di vedere se questa sua prudenza sarà capitalizzata con un successo nell’incontro di domani con gli Amministratori comunali.
1 Quante possibilità ci sono che si faccia il Cioccolateano?
Stiamo lavorando a tamburo battente per tenere anche per il corrente anno Cioccolateano, la quale rappresenta una manifestazione da un notevole riscontro turistico ed economico per l’intera città. Vi sono sacrifici della Pro Loco che nel corso degli anni hanno reso la manifestazione una kermesse di livello regionale, i quali non possono essere dispersi. Basti considerare che autonomamente per il 2017 il MIBACT ha differito per il 7 e 8 ottobre, in occasione di Cioccolateano, l’orario di chiusura del Museo Archeologico dalle ore 19 alle ore 21 per permettere alle migliaia di turisti di poterlo visitare.
In ogni caso, essendo in una fase di valutazione, in via preventiva, delle spese dobbiamo necessariamente ragionare in modo freddo poiché la circolare esplicativa del Capo della Polizia ed il regolamento Eco Sagre ed Ecofesta ci pongono dinnanzi costi aggiuntivi di cui dobbiamo obbligatoriamente tenere conto per valutare la sostenibilità economica della manifestazione.
2 Quali sono state le assicurazioni fornite dall’amministrazione ed il relativo supporto?
Abbiamo sempre chiesto nel corso degli anni all’Amministrazione Comunale uno snellimento burocratico per la realizzazione degli eventi, ma quest’anno, rispetto ai soliti, per i motivi noti abbiamo ulteriori e numerosi adempimenti, che risultano gravosi infatti non si considera che non siamo società di capitali, ma semplici volontari i quali gratuitamente impegnano il tempo per la collettività.
Infine, noi dall’amministrazione non cerchiamo rassicurazioni, ma chiarimenti precisi per l’attuazione della normativa inerente sia la Pubblica Sicurezza e sia per EcoSagre ed Eco Feste in modo tale da consentire sia una valutazione, in via preventiva, dei costi, ma soprattutto di svolgere la Kemesse in serenità senza rincorrere il tempo nella fase esecutiva e dell’installazione della manifestazione
3 Quali sono le misure che dovrete attuare per renderla realizzabile?
Gli adempimenti sono molteplici, onerosissimi ed alcuni problematici soprattutto nel centro storico. Ad esempio è necessario predisporre un piano antincendio oppure siccome il nostro centro essendo una area non delimitata e con numerose via di accesso rende necessario uno studio attento per la predisposizione del piano di evacuazione con vie di fuga e punti di raccolta.
Ulteriormente, si pone il problema della capienza delle aree, il quale sembrerebbe ridimensionato per le aree del centro storico con la circolare del Ministero del 28 luglio.
Pertanto, è necessario un lavoro di Equipe con tecnici incaricati dall’Associazione, installatori, Amministrazione e membri della Commissione di vigilanza della Sicurezza.
Nel primo incontro avuto con il Primo cittadino abbiamo illustrato le nostre problematiche e nei prossimi giorni, se non ore, ci sarà un nuovo incontro presso l’ufficio del Sindaco in cui con l’ausilio degli uffici comunali competenti cercheremo di trovare le soluzioni necessarie.
Un ulteriore problema, non lo nascondo, è la piena attuazione del regolamento eco sagre ed eco feste, il quale necessita urgentemente di modifiche da parte degli organi istituzionali competenti.
Anzi, in sede di modifica, spero che si avvii un confronto istituzionale con le associazioni che operano sul territorio in modo tale da contemperare le varie esigenze e rendere la normativa snella e di agevole applicazione.
Infatti, come illustrato al Primo cittadino, svolgendo la manifestazione nel centro storico abbiamo numerose variabili indipendenti, che non riusciamo a controllare ai fini del corretto conferimento dei rifiuti.
Successivamente, al suindicato incontro, Noi della Pro Loco, tireremo la somma dei costi e valuteremo la sostenibilità economica e fattuale della manifestazione. Certamente, non molleremo.
4 Che a lei risulti: Ma tutte le Proloco italiane hanno gli stessi problemi?
In realtà, noto una certa anomalia infatti in Comuni limitrofi sembra che il problema sicurezza non li abbia minimamente toccati, anche se, alla luce di articoli di stampa nazionale (Il Fatto quotidiano), sono stati annullati numerosi eventi in altre parti di Italia.
In ragione di ciò, l’Unpli, ossia l’Unione di tutte le Pro Loco di Italia, ha costituito un tavolo interlocutorio con l’Anci, Associazione dei Comuni di Italia, per sottoporre al Ministro degli Interni i problemi ed i costi aggiuntivi che comporta l’applicazione stringente della normativa di Pubblica Sicurezza. Speriamo in mutamenti in melius, ma francamente dopo l’attentato di Barcellona nutro dubbi.