Ci è stato segnalato che un gruppo di cittadini avrebbero sottoscritto una petizione perché l’Ufficio Tecnico Comunale provveda a rimettere al suo posto un palo della luce ingiustificatamente rimosso dalla sua sede naturale sul marciapiede antistante l’abitazione che si scorge nella foto, dopo essere stato spostato qualche metro più su o più giù, non si è capito bene.
Ma perché tanto baccano per un semplice spostamento di un palo della luce. Intanto perché ancora nessuno è riuscito a spiegare ai cittadini curiosi il perché di questo spostamento che costa alle casse comunali la modica cifra di 2054,83 euro. Nella determina firmata dal coordinatore Responsabile dell’Ufficio Tecnico l’ing. Fulvio Russo, si legge che “ il provvedimento si rende necessario al fine di eliminare i disagi segnalati “( da chi? ) e che ” la mancata esecuzione dei lavori potrebbe provocare seri disagi alle persone anziane”(ma quali possono essere i disagi che un palo della luce può arrecare agli anziani, ci si chiede, e perché solo agli anziani?
Forse non era molto stabile, c’era pericolo di crollo? Sembra di no ma, ammesso che sia, sarebbe stato sufficiente rafforzare la base ma non spostarlo dalla sua sede naturale anche se la sua luce del lampione potrebbe dare fastidio alle abitazioni vicine.
La curiosità degli abitanti del luogo non è stata soddisfatta neanche quando si è cercato di appurare se i lavori erano stati eseguiti da una ditta opportunamente autorizzata, sembra che dell’autorizzazione non ci fosse alcuna traccia. Ma su questo ci sarà chi avrà cura di controllare.
Alcune volte sembra quasi di vivere in un mondo tutto a parte, incomprensibile. Proprio su quello stesso tratto di
strada e sullo stesso marciapiede, alcuni mesi fa, un palo della luce si abbattè letteralmente sul fondo stradale (foto a sinistra). Furono fatte foto ed inviate segnalazioni sempre allo stesso ufficio tecnico, con preghiera di ripristinare la funzionalità e la stabilità di quel palo. Ad oggi del palo nessuna traccia ma c’è il rattoppo di bitume che indica dove una volta c’era la luce.(foto a destra). Sulla necessità di incrementare i controlli sulla esecuzione dei lavori pubblici abbiamo scritto a iosa, il "passato" ha sempre fatto orecchie da mercanti.
Noi continuiamo a segnalare, continuiamo a meravigliarci ma, almeno ci conforta l’idea che i destinatari di oggi non sono gli stessi di ieri.
A.L.