Legge 8 agosto 1985, n. 431 (in Gazz. Uff., 22 agosto, n. 197). Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 1985, n. 312, recante disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale. Integrazioni dell’art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616. (1) (GALASSO)
Art. 1.
Il decreto-legge 27 giugno 1985, n. 312, recante disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale, convertito in legge con le seguenti modificazioni:
“Sono sottoposti a vincolo paesaggistico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497:
a) i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare;
b) i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi;
c) i fiumi, i torrenti ed i corsi d’acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna;
d) le montagne per la parte eccedente 1600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole;
e) i ghiacciai e i circhi glaciali;
f) i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi;
g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento;
h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici;
i) le zone umide incluse nell’elenco di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448;
l) i vulcani;
m) le zone di interesse archeologico.
È a dir poco ammirevole con cui tante Associazioni Cittadine si stanno prodigando al fine di scongiurare l’ennesimo sfregio al Territorio del Comune di Teano. Lo è ancor più allorquando certe (A)mministrazioni forti del loro non senso civico, della loro incultura, della loro assoluta mancanza del senso del bello e del rispetto, permettono l’installazione di vere e proprie bancarelle di legname, altrimenti dicasi tavolini, a ridosso del Monumento ai Caduti, o superfetazioni abominevoli su terrazzi, o apposizioni di parabole televisive appiccicate sui muri di palazzi del Centro Storico (Storico!). Ma si sa, “A lavare la testa all’asino, si sprecano tempo e sapone“. Ma si sa altrettanto che come loro sono immutabili, ovvero “Chi nasce tondo, non può morire quadrato”, lo stesso motto vale anche per noi. Per questo, prendendo spunto dall’ennesima levata di scudi delle Associazioni contro il “mostro” Ge.Si.A., vogliamo ricordare ai nostri Concittadini quanto già precedenti (A)mministrazioni, matrigne politico-ideologiche di quella attuale, abbiano già inferto irreparabili danni alla Storica Teano. E, per questo, abbiamo voluto qui pubblicare la Legge n. 431/1985, altrimenti detta Legge Galasso. Tanto a supporto del fatto che noi siamo sempre quei “millantatori di professione”. O no? Ebbene, quando le Associazioni contro l’impianto in quel di Torricelle, affermano che “… l’approvazione del PUC estenderebbe l’area paesaggisticamente vincolata del Savone delle Ferriere dagli attuali 150 mt. ai 1.000 mt. dalle due sponde…..”, ricorderanno come la Legge, a Teano, anni ’80 – ’90, fu già vergognosamente e scandalosamente disattesa da quelle (A)mministrazioni, matrigne dell’attuale, le quali autorizzarono l’edificazione di Cooperative proprio a ridosso del fiume Savone in quel di località Orto Ceraso (era vigente la Legge Galasso con tutti i suoi divieti!). Ebbene, quando le Associazioni contro l’impianto in quel di Torricelle, affermano che bisogna “…sollecitare, da subito, la competente Soprintendenza affinché riconosca l’area in parola anche di “Interesse Archeologico”, ricorderanno come la Legge, a Teano, anni ’80 – ’90, fu vergognosamente e scandalosamente disattesa da quelle (A)mministrazioni, matrigne dell’attuale, le quali autorizzarono l’edificazione di un “parco” abitativo (parco dei “siciliani”, per intenderci) proprio a ridosso della cinta muraria Medioevale di Teano e proprio sopra (sopra!) il Parco Archeologico sottostante (era vigente la Legge Galasso con tutti i suoi divieti!). E, siccome “il diavolo fa i coperchi ma non le pentole”, il destino volle che il sottoscritto incontrasse in una calda serata d’estate, in quel di Brolo (Capo d’Orlando), proprio i costruttori di quello scempio (i “siciliani”) i quali laconicamente ammisero che il “delitto” fu autorizzato proprio da quella (A)mministrazione matrigna dell’epoca. Ecco, abbiamo voluto, così, dare il nostro personale sostegno incondizionato a quelle Associazioni tanto sensibili e strenui baluardi contro un altro non senso civico e totale incultura. Rammentando sempre, però, che “A lavare la testa all’asino, si sprecano tempo e sapone” e che “Chi nasce tondo, non può morire quadrato”.
Pasquale Di Benedetto