Gent.le Direttore,
in riferimento all’articolo che mi vede coinvolto Le chiedo di poter esprimere anche la mia opinione a riguardo.
A questo punto credo sia d’obbligo qualche precisazione visto che in questi mesi ed in particolar modo in questi giorni il mio nome è spesso associato a quello di mio cognato.
Innanzitutto ci tengo a dire che da otto anni svolgo la libera professione, e di certo non da quando la nuova amministrazione ha iniziato il suo mandato.
Un’altra precisazione che potrebbe appassionare gli amanti del pettegolezzo è che già con la precedente amministrazione ho ricevuto un incarico riguardante “impianti sportivi”, con il tentativo di far accedere il mio paese ad un finanziamento (Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva) per l’adeguamento funzionale degli stessi. Inoltre, pur essendo stata stanziata una cifra per la prestazione professionale svolta ho preferito non presentare alcuna parcella (nonostante il momento di crisi). Stranamente la cosa non ha mai fatto scalpore ne tanto meno la notizia ha interessato i rotocalchi giornalistici.
Per quel che concerne la palestra mi fa specie che tutti si concentrino sull’affidamento dell’incarico, tralasciando l’aspetto più importante, ovvero l’oggetto riguardante l’incarico: “valutazione della sicurezza dell’edificio adibito a palestra comunale”
Dopo aver appreso la notizia della determina, congiuntamente ad un tecnico comunale, ho eseguito i primi sopralluoghi per valutare l’entità del problema e ho avuto modo di verificare che tutti i pilastri a sud dell’edificio sono stati completamente perforati per consentire il passaggio di tubazioni idriche, causando il distacco del copriferro e la corrosione delle armature. Ho inoltre appurato che anche all’interno sono presenti diversi pilastri che manifestano segni di cedimenti strutturali.
L’intervento idraulico, almeno a mio parere è stato “magistralmente” eseguito circa venti anni fa. Lascio a voi le considerazioni in merito alla sicurezza dei giovani utenti che se ne servivano. Ulteriore considerazione dovrebbe interessare il fatto che si è intervenuti su un bene pubblico senza che nessuno pagasse per palesi errori di messa in opera.
Torniamo all’incarico, ad oggi si discute della determina senza sapere che non ho ancora sottoscritto alcuna convezione e che il 13.02.2015, giorno che precedeva gli articoli usciti sui giornali locali, ho protocollato una richiesta di accesso agli atti per poter valutare eventuali progetti e collaudi relativi alla struttura della palestra. Questa documentazione mi permetterebbe di condurre un’analisi storica-critica della struttura, e mi consentirebbe di stabilire se effettivamente la prassi da seguire è quella della sola valutazione della sicurezza, oppure a tale valutazione dovrebbe precedere, a scopo cautelativo, l’esecuzione di un intervento locale per la rimessa in esercizio della struttura. Sicuramente andranno previste delle Indagini sperimentali volte a completare il quadro informativo relativo alle proprietà meccaniche dei materiali pertanto potrei altresì valutare che la cifra messa a disposizione non sia congrua alla reale entità della prestazione richiesta, dato che come tutti avranno avuto modo di leggere si riferisce a spese ed oneri tutto compreso.
Pertanto deciderò di accettare l’incarico lasciandomi influenzare da motivazioni prettamente tecniche, nell’ottica di ricambiare la fiducia posta nella mia persona come professionista e soprattutto per essere risolutivo, dato che la cosa più importante è restituire funzionalità ad un bene che è di tutti.
Spero con queste righe di aver saziato la curiosità dei "pochi" che hanno fomentato la sterile polemica, per fortuna i "tanti" vanno oltre il pettegolezzo basandosi sulla stima e sul rispetto delle persone.
Arch, Antonio Diana
Pubblichiamo volentieri la garbata lettera dell’architetto Diana in merito alla quale ci preme sottolineare che, tutte le notizie circolate sulla nota vicenda, non hanno mai riguardato la sua professionalità e competenza, ed agli specifici edempimenti procedurali in fase di preaccettazione. Ci è sembrato di cogliere invece, nelle note segnalate anche dal nostro giornale, che ci si riferiva soprattutto alla opportunità di un incarico diretto al cognato del Presidente del Consiglio Comunale. Tutto qui.