Come cambiano le cose E Il mondo va alla rovescia. Una volta i miracoli li facevano i Santi oggi, quando capita, li fanno gli amministratori, meglio se comunali.
E’ il caso di Teano. Ricorderete la vicenda della piazza negata per la festa di S.Paride, il nostro Santo Patrono. Ebbene in quella occasione si verificò, e siamo alla fine del mese di luglio , che i rappresentanti del Comitato Festività S.Paride si rivolsero agli uffici comunali per ottenere l’autorizzazione a far montare il palco, di proprietà comunale, in Piazza Umberto per ospitare gli eventi musicali programmati per onorare il Santo Patrono.
La Polizia Municipale, cui fu indirizzata la richiesta , espresse parere negativo perchè, come si legge nello stesso parere “le strutture del palco vanno ad interessare le sottostanti cavità”e di conseguenza, sempre gli uffici comunali, disposero il montaggio del palco in Piazza Duomo.
Gli uomini del Comitato, seppure non convinti di tale decisione, fecero buon viso e si adeguarono per rispetto al Santo Patrono ma molti comunque rimasero delusi perché la tradizione di questa festa ha sempre visto Piazza Umberto come luogo di svolgimento di tutti gli spettacoli Patronali.
E il miracolo quale sarebbe? Vi chiederete voi! E’ presto detto. Domenica sera, al termine di due giornate dedicate dall’Assessorato Comunale all’Agricoltura agli Incontri d’Autunno, con sfilate tricolori di bersaglieri, convegni di partito camuffati da dibattiti sull’Unità d’Italia, pizze tricolori e babà alla mela annurca, una voce, forte e accattivante annuncia l’esibizione di un noto cantante napoletano con relativo accompagnamento di chitarra. Dove? In Piazza Duomo? Macchè. Sul palco montato In Piazza Umberto I, proprio dove “le strutture del palco vanno ad interessare le sottostanti cavità” ed il pericolo di crollo è imminente.
E il miracolo è compiuto! Il pericolo di crollo, quello che ha fatto negare l’installazione del palco per la Festa di S.Paride, quello stesso pericolo che ha fatto elevare numerose contravvenzioni agli automobilisti che hanno parcheggiato le auto in quella stessa zona, quel pericolo, la sera di domenica 23, non c’era più ed il miracolo è servito.
Monsieur Travet