Prima degli eventi bellici della seconda guerra mondiale, Teano possedeva un numero ragguardevole di chiese. Ma, in particolare, aveva due chiese madri: la Cattedrale del Vescovato e
Sorte contraria toccò alla Chiesa dell’Annunziata che fu lasciata diroccata, alle intemperie e al saccheggio di gente priva di scrupoli. Da ricordare che tra le tante cose belle che custodiva vi era lo stemma dell’Arme della città di Teano e la tomba dell’illustre poeta oriundo teanese Luigi Tansillo e solo all’inizio degli anni ’80 qualcuno si preoccupò di ricostruire la chiesa. Questo riempì di gioia tutti i teanesi e soprattutto quelli di una certa età che ne avevano ammirato le bellezze prima della distruzione.
Tutti pensarono che avrebbero fatto come per la Cattedrale del Vescovado, ma con stupore di tutti, nel giro di un paio di anni, nel cantiere della chiesa, quasi a sfidare il campanile fu alzato un "buoattone" un obbrobrio indescrivibile ed anche la gente meno attenta a questioni di stile non poté non chiedersi come mai le varie Soprintendenze non erano intervenute per fermare o modificare quel manufatto che offendeva la memoria di tanti ed il ricordo di quella splendida chiesa che era stata.
Ma veniamo ai giorni nostri. L’opera, se così si può dire, fu ultimata e dopo vari strati di vernice e vari interventi per eliminare infiltrazioni di acqua, più o meno tre anni fa viene riaperta al pubblico come auditorium. La sala era gremita fino all’inverosimile, furono invitate autorità civili, militari e religiose ma nessuno riuscì a capire una parola di quello che fu detto dai vari oratori che si succedettero sul palco, "si pensò che per risolvere il problema della totale assenza di acustica avrebbero preso dei provvedimenti come per l’umidità" macché, le cose peggiorarono. Il 26 ottobre, in occasione dei festeggiamenti per l’incontro di Teano nell’auditorium, ritinteggiato per l’ennesima volta, fecero suonare addirittura la fanfara dei bersaglieri , dopo i primi pezzi la gente uscì di corsa perché non si capiva niente e anzi l’eco assordante, dava fastidio perfino a chi suonava; "si pensò che sarebbe stata l’ultima volta macché, hanno continuato con recite, convegni con la partecipazione di illustri personaggi politici,ci hanno fatto monologhi, rappresentazioni teatrali ed esibizioni varie , senza che nessuno abbia mai capito un"H" . Pare, a giudizio di qualche esperto che possa funzionare solo come sala espositiva. L’ultima Performances… si è avuta sabato 9 maggio dove "attori" semiprofessionisti si sono esibiti, al loro meglio. Come al solito la sala era strapiena e come sempre, non si è capito niente. L’audio per la maggior parte della sala faceva pena. Inoltre, c’è da credere che per questa performances il Comune abbia speso anche qualche soldo, ma a detta di chi c’era l’unica perfomance ottima l’ha fornita quello del catering e come diceva Totò: “Per carità, io non sono un tecnico…” . Sarebbe il caso di migliorare l’acustica del "Buattone" oppure utilizzarlo come sala espositiva per mostre di pittura, ceramiche, presepi, mele annurche, freselle e altre cose che non prevedono l’uso del canto, della recitazione, della musica. C’è da augurarsi che il buon Dio ci conservi sempre le chiese, le piazze e i monumenti sempre così come sono perché, se dovessero essere ricostruiti o riadattate, come la chiesa dell’Annunziata e la piazzetta Giovanni XXIII: saremmo rovinati.