TEANO – Pino: “Ho ri-scelto l’on. Mastella in nome dell’amicizia perfetta, per dirla con Aristotele, che mi lega a lui e per la volontà di ridare una rappresentanza forte al popolo campano e meridionale”. Un ritorno al pathos delle origini, passando per l’ambientalismo. Così, potrebbe essere sintetizzato il percorso politico del colonnello Pasquale Pino che riabbraccia ora l’On Clemente Mastella e rinserra le fila dell’Udeur, un partito che ricorda l’Araba fenice l’uccello mitologico che rinasce sempre dalle sue ceneri. Da responsabile amministrativo provinciale dell’Udeur, candidato alle regionali del 2005 (raggiungendo un buon risultato elettorale di ben 2000 voti) e assessore comunale all’ecologia e protezione civile, a portavoce provinciale dei Verdi, in compagnia di Alfonso Pecoraro Scanio, e componente del consiglio di amministrazione del Parco del Matese. Ora, la svolta ad “U”, ripercorrendo, appunto, a ritroso un sentiero già conosciuto. Un coup de thèatre che, consapevolmente, non vuole trovare le proprie ragioni in implicazioni ideologiche (la collocazione ora nel centrodestra dell’Udeur), ma che si richiama con semplicità in primo luogo ai linguaggi primari: l’amicizia, la stima e la solidarietà per l’uomo Mastella. Cionondimeno, la scelta dell’Udeur di Pino non rifiuta l’approccio politico, che viene qui rintracciato nella vocazione meridionalista ed europeista del piccolo e agguerrito partito con la mente a Ceppaloni. “Occorre – dice il colonnello Pino – in primis ri-mettere al centro della politica nazionale la questione meridionale, nelle sue nuove implicazioni, riconoscendo il valore dello sviluppo locale, e la valorizzazione del ruolo dell’Unione Europea, per rintuzzare efficacemente rigurgiti estremisti identitari, razzisti e xenofobi”. “Ma la politica – conferma il colonnello, sottolineando che essa rappresenta il secondo pilastro del ritorno all’Udeur – ha bisogno innanzitutto di lealtà, amicizia, bontà e virtù, tutte caratteristiche che ritrovo nell’uomo Clemente Mastella”.
Elio Zanni