Don Severino Cipullo scrive con penna alata, com’è suo impeccabile mestiere : "Gelsomino ci sarà".
Posso suggerire un ritrovato per risparmiare tempo e dita. Meglio fare un elenco di chi non si presenterà alla successione del dotto ed equilibrato Ing. Picierno Raffaele Achille. Tanto per fare un esempio non ci sarà Cassandra e questa è una grande iattura, perché l’amabile donzella ha le idee fin troppo chiare e va diretta allo scopo. Non ci sarà il direttore Maglione perché è già defunto da tempo , quasi dimenticato per i suoi indubitabili meriti. Non ci sarà Mons. Arturo perché non può, date le sue condizioni di ecclesiastico. Non ci sarà Carminuccio , il leggendario sagrestano del duomo, perché dall’alto della sua esperiente saggezza rinnega le futili banalità . Non ci sarà il dottor Ciciaverius perchè pensa di andare al Quirinale l’anno venturo. E neppure la casta Susanna perchè impegnata ancora a farsi dipingere in pose poco caste da Tiziano. Non ci sarà l’ingegner Walter Guttoriello perchò impegnato da mattina a sera e da sera a mattina a trovare una giusta e pia soluzione al problema della valorizzazione visiva delle fantastiche sfingi del duomo. Non ci sarà il colonnello Biscotti, perché sta in montagna all’estremo nord a sfogliare margherite e a leggere ponderosi e poderosi trattati di alta politica. Non ci sarà il geometra De Francesco perché ha intenzione di guidare una spedizione al Polo Nord sulle orme di Nobile e Amundsen. Non ci sarà il professor Mario Barra perchè ingaggiato come polistrumentista da Laura Pausini in giro canoro per il Brasile e il Giappone. E tanto meno apparirà il Maestro Speranzoni perchè occupato a dirigere la London sinphony orchestra. Non ci sarà Scoglio padre, perché ci sarà Scoglio figlio e non ci sarà Toscano figlio perché ci sarà Toscano padre. Più o meno questa è la lista degli assenti.
E il gioco è fatto. Buona fortuna a tutti quelli che si candideranno, con la piccola nota a margine che ci sarà poco da stare allegri. Uno dei motivi principali: le erogazioni di denaro sonante da parte di Enti vari si sono prosciugate. Il neo sindaco inasprirà tasse, balzelli e manomorte o costituirà un comitato sul tipo di quelli per le festività ? O chiederà un contributo al Conte di Montecristo erede meritorio del barbutissimo abate Faria e benevolo elargitore di somme? E poi? …….
"La primavera tarda ad arrivare" canta con la misericordiosa finezza di sempre l’inossidabile Battiato.
Giulio De Monaco