Serietà: la consapevolezza della propria dignità che si traduce in compostezza di atteggiamenti, nel senso di responsabilità e del dovere, nella rispondenza ai principi di rettitudine e di moralità. Siamo seri, perciò, caro Amico Claudio Gliottone! Addirittura ancora ti arrovelli quando nel tuo ultimo del 15.05.2023 affermi “……Per chiuderla qui, venerdì scorso un valente cronista della Rai che descriveva la tappa del Giro d’Italia passante per Vairano Scalo non ha trascurato di segnalarla come luogo dell’Incontro relegando una inquadratura su Teano a quella dedicata ad un paese viciniore”! Ma siamo seri! Forse che non ti è bastato quando già scrivevamo in un ns. del 03.07.2022 “…Un Governo (della Città di Teano) che, a prima vista, ha riprodotto e riproduce pari pari quello improntato da anni. Un modello anacronistico, incrostato ed impastato di ragnatele familistiche e rimasto alle stesse secolari modalità dei Medici, dei Gonzaga, dei Montefeltro, dei Feudatari, dei Vassalli e Valvassori. Nemmeno l’era della Comunicazione, di Internet, dei Social è riuscita a scardinare un “modus vivendi et operandi” desueto, rancido, ammuffito ed invischiato nelle ragnatele di un becero provincialismo”. Suvvia, siamo seri! Forse che non ti è bastato quando già scrivevamo in un ns. del 18.05.2022 e che descrivevamo quanto appreso in un nostro “struscio”? Ti ricordi quando fotografavamo “…Un modello anacronistico, incrostato ed impastato di ragnatele familistiche….? Ti ricordi quando descrivevamo le consorterie, i conflitti di interesse, etc. in barba all’art. 63, comma 1, n. 2) del TUEL (decreto legislativo n. 267/2000) che dispone che non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, provinciale o circoscrizionale “colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell’interesse del comune o della provincia […]” (08.06.2022). Te lo ricordi? Vogliamo elencare uno per uno tutti i conflitti di interesse di qualche Consigliere Comunale? Suvvia, siamo seri! Hai udito qualche voce che si sia sollevata contro queste consorterie? Suvvia, siamo seri! Avrai comunque saputo delle dimissioni di uno dei Candidati a Sindaco. Dimissioni, secondo il nostro umilissimo concetto di etica politica assai discutibili. Lasciamo perdere caro Amico Claudio. Noi veniamo da un’altra “galassia”. Suvvia, siamo seri! Dimissioni alle quali è seguito il subentro di un altro Consigliere Comunale. Un Consigliere Comunale di cui al nostro del 22.05.202……. “Maria Paola D’Andrea…… Qui non solo le chiacchiere dello “struscio” diventano alquanto concitate, ma noi stessi, in qualità di Direttori del Giornale, abbiamo eticamente pubblicato un Suo Comunicato Stampa in cui annunciava la propria rinunzia a qualsivoglia Candidatura. Così non è stato, evidentemente. Molto probabilmente il motto: “Abbiamo e dobbiamo avere il dovere di unire tutte le voci della nostra Città…. dell’Avv. Zarone, ha avuto la meglio sulle drastiche intenzioni della Dr.ssa D’Andrea. Assessora nella Giunta Dino D’Andrea, la ricordiamo per il Suo Studio di Fattibilità per il recupero della “Vasca” a cui non rinunceremo finché tanto non verrà effettuato”. Te lo ricordi caro Amico Claudio? Suvvia, siamo seri! Una Assessore “impegnata” per il recupero della Vasca alla stessa stregua dell’attuale Assessora anch’ella “impegnata” per la stessa iniziativa! Suvvia, siamo seri! Vedi caro Amico Claudio, ancora ti meravigli che un cronista della Rai non ha fatto menzione del Comune di Teano! Ma forse ancora non ti sei avveduto che questi…. hanno avuto la straordinaria capacità di farlo depennare addirittura dalla carta geografica e da ogni stradario? Come poteva il cronista Rai menzionarlo? Suvvia, siamo seri! In poche parole caro Amico Claudio, in men che non si dica, è irrimediabilmente persa “l’etnìa” dei Teanesi d.o.c. o Sidicini che dir si voglia. Quell’etnìa tanto vituperata da parte di quei demagoghi, radical shic, pronti a far sparire un intero Popolo Italico con un loro concetto “fluido” di identità, di appartenenza, di caratterizzazione storico-culturale. Perciò caro Amico Claudio, non ti meravigliare della cronaca omissiva del cronista della Rai. Teano l’hanno saccheggiata, distrutta. “Quod Aurunci non fecerunt ab administratoribus localibus”. “Quello che non fecero gli Aurunci, lo fecero gli (A)mministratori locali”. Suvvia, siamo seri! Gli stessi radical scic, oppositori dell’eliminazione di un indiscriminato “reddito di cittadinanza” (buono sì per i veri bisognosi, ma non per i parassiti di Stato). Suvvia, siamo seri! Quindi, non eliminando le illegittimità dei conflitti di interesse, non eliminando l’incapacità a produrre alcunché, non eliminando l’indolenza, non eliminando la saccenza (a)mministrativa (vedi bacinelle nei corridoi del Comune), avendo, però, eliminato “l’etnìa” di un Popolo, a Teano (o di quel che resta), non si è fatto altro che applicare una sorta di “Reddito di Cittadinanza” per gli (A)mministratori, dimostrata, peraltro, dall’immediato aumento delle proprie gabelle come primo atto di (g)overno. O no? “Quod Aurunci non fecerunt ab administratoribus localibus”. O no caro Amico Claudio? Suvvia, siamo seri! E non meniam il can per l’aia caro Amico Claudio con le tue continue lagnanze. È irrimediabilmente persa “l’etnìa” dei Teanesi d.o.c. o Sidicini che dir si voglia. Facciamocene una ragione!
Pasquale Di Benedetto