Un brutto spettacolo hanno offerto questa sera i componenti del Consiglio Comunale ma ovviamente per motivi diversi.
Intanto informiamo i nostri lettori che l’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF attualmente nella misura dello 0,4% è stata elevata in una unica soluzione e con i soli voti della maggioranza consiliare al doppio e cioè allo 0.8%. L’incremento, in vigore già dal 1 gennaio 2015, produrrà una ulteriore entrata per le casse comunali presuntivamente di € 360.000,00.
Il provvedimento tecnico si è reso necessario, secondo le indicazioni degli uffici del Comune, per incrementare le entrate correnti ed assicurare la copertura delle spese e garantire l’erogazione dei servizi.
Questo però non vuol dire, come ha affermato molto ingenuamente o scaltramente la capogruppo della Maggioranza Adele Passaretti, che il provvedimento di raddoppiare l’aliquota IRPEF sia stata una decisione degli uffici comunali. Gli uffici hanno solo indicato l’importo necessario per garantire la parità di bilancio, la scelta di raddoppiare l’aliquota IRPEF è stata una decisione della Giunta Comunale dunque un provvedimento politico.
Non si può, ogni qualvolta si aumentano le tasse, dichiarare che poi in futuro si provvederà ad eliminare i costi superflui. Queste scelte sono prerogativa dell’esecutivo che non ha provveduto in tempo o non ha ritenuto di attuare alcune misure che sono state proposte come per esempio la riduzione di sei unità lavorative utilizzando la legge Fornero. La dichiarazione di voto favorevole al provvedimento pronunciato sempre dalla Passaretti è stato inutilmente arricchito dalla solita litania sulla rinuncia a tutta o parte dell’indennità agli assessori, argomento che poco interessa in questa occasione al dipendente che per il 2015 si vedrà raddoppiare il prelievo IRPEF comunale.
Queste ed altre considerazioni dovevano essere fatte dall’opposizione consiliare, qualche proposta alternativa, una discussione di merito che contribuisse a chiarire meglio il senso di un provvedimento non indolore ed invece le due rappresentanti della minoranza Nella Lonardo e Rosaria Pentella presenti ad inizio seduta, hanno preferito presentare un documento a nome dell’intera minoranza, con il quale hanno contestato il metodo definito “dittatoriale” con il quale la maggioranza ha ritenuto, nel consiglio comunale dell’altra sera, di approvare alcune modifiche al regolamento di contabilità
Non entriamo nel merito della legittimità delle contestazioni della minoranza, ciò che non ci convince è la rinuncia al confronto. Le sedute sul bilancio sono quelle che qualificano politicamente l’attività consiliare, il cittadino ha diritto di sapere su determinati argomenti qualificanti come vengono applicate le tasse ed i tributi, se si possono prospettare soluzioni diverse da quelle proposte dalla maggioranza e….miracolo a Teano…. Soluzioni addirittura condivise dalle due fazioni.
Non abbiamo assistito ad un bello spettacolo e l’assenza del Sindaco in un momento così delicato si è fatta sentire sottolineata indirettamente dal Presidente del Consiglio, avvocato Carlo Barra allorchè ha ribadito che egli, pur di portare in porto il provvedimento di bilancio, ha rinviato il periodo delle sue ferie.
Tra giorni si dovrebbe assistere alla discussione finale per l’approvazione del bilancio di previsione anno 2015, ci auguriamo che, almeno in quella occasione, si possa assistere ad un confronto serrato, duro ma assolutamente utile per il ripristino di una dialettica democratica.
Figueras