Egr. Direttore,
Le comunico che da oggi sono anch’io candidato Sindaco di Teano. La mia decisione è maturata, in modo non sofferto e senza alcuna riserva, dopo la pubblicazione di alcuni nomi “papabili” Sindaci di Teano. Pensi che per ora conosciamo solo i nomi dei “papabili” Sindaci e non i nomi dei candidati a una poltrona nel Consiglio Comunale. Le confesso che non avrei mai pensato a una cosa del genere; i miei genitori mi hanno educato consigliandomi sempre di “misurarmi la palla”. Con questa frase che mi risuona ancora nella testa, ho sempre accettato le sfide che la vita mi ha posto ma sempre con la dovuta ponderazione. Le sfide ardue le ho declinate accettando quelle più alla mia portata. Ho una ditta di impianti elettrici, sono diplomato, ho qualche specializzazione, ho lavorato 20 anni con una multinazionale rivestendo vari ruoli all’interno dell’azienda, ho partecipato a vari master aziendali sulla Total Quality. Secondo un mio ragionamento fatto “terra terra”, attualmente Teano è paragonabile a un morto. A salvarlo quindi, ci vorrà solo un miracolo. A questo punto Lei potrà chiedermi, a ragione, “sei forse capace di fare miracoli”? Io non sono capace di fare miracoli, ma secondo Lei ne sono capaci tutti i candidati Sindaci che la stampa locale ci propone quotidianamente? Penso proprio di no. Vista la disastrosa situazione del Comune di Teano sotto tutti i punti di vista, chiedo a me stesso, quale possa essere lo “stimolo” che spinga un dottore, un ingegnere, un commercialista, un architetto, un avvocato o un cittadino come me, senza titoli, a candidarsi alla massima carica comunale. Spirito di appartenenza? Senso del dovere? Amor di patria? Oppure becero opportunismo o esaltazione del proprio ego? Nella situazione in cui versa il Comune di Teano non oso nemmeno immaginare a quello cui possa andare incontro la prossima amministrazione comunale. Volendo trovare a tutti i costi dei buoni motivi non posso non pensare anche all’aumento di stipendio accordato dal Governo ai Sindaci e agli amministratori e agli oltre 30 posti per dipendenti comunali che dovranno essere messi a concorso entro fine anno. Un mio stimato amico, in un suo discorso disse che ognuno, prima di dare la propria disponibilità a rivestire una carica pubblica, dove dalle sue scelte dipendono le sorti di altri, dovrebbe “guardarsi dentro” e cercare di capire “cosa posso fare per migliorare le sorti della mia città?”. A questo punto è ovvio che ognuno di noi “guardandosi dentro” non penserà mai di essere capace di “fare miracoli” ma potrà certamente “misurarsi la palla”. E quindi questa mia ultima considerazione mi spinge a ritirare “ad horas” la mia candidatura a Sindaco! Mi è bastato sentirmi un probabile Sindaco giusto il tempo di scrivere queste righe. Non ne sarei all’altezza. Vista la situazione del Comune di Teano, auspico per il bene di tutti, anche di quelli che a vario titolo hanno ridotto in questo stato il nostro paesello e oggi hanno ancora il coraggio di riproporsi sotto mutate vesti, che venga eletto Sindaco una persona di alto profilo professionale e umano, coadiuvato da una squadra di persone capaci, laboriose e oneste. È necessario, oggi più che mai, tenere lontano dagli scranni del governo cittadino gli strateghi della politica teanese, gli impresentabili, i politicanti professionisti e amanti della politica da bar. Non facciamoci ingannare dalle pacche sulla spalla, dai sorrisi e dalle improbabili promesse. Solo così potremmo tentare, tutti INSIEME, il miracolo di risollevare le sorti della NOSTRA Città di Teano.
Americo Balasco
Carissimo Americo,
potrei assolutamente non commentare questa Tua gradita Lettera. E sai perché? Semplicemente perché avrei potuto firmarla io stesso. Tranne per la parte relativa alle nostre diverse attività professionali che ci impegnano quotidianamente. Poi, in quanto ad educazione dei nostri padri, ed al concetto di “misurarsi la palla” ci troviamo all’unisono. Anzi ti racconto un aneddoto che riguarda proprio la formazione avuta dai nostri genitori. Un giorno, diciottenne, ammirato da una macchina super sportiva, super lussuosa e, per questo, oggetto di desiderio di ogni diciottenne, esclamai a mio padre: “…hai visto che bella macchina guida quello? ….” Mio padre, indifferente non mi rispose. A quel punto gli rimarcai con insistenza la mia meraviglia. Vista l’insistenza e visto che io non avevo compreso il significato del suo silenzio, mio padre, serafico, atteggiato a serena imperturbabilità, mi degnò di una sua risposta e, sommessamente, mi degnò anche della sua opinione: “…. lascialo perdere….chillo è nu pover’omm……chillo è un’illuso!”. Ma come, meravigliato, io risposi: “…. ma quello guida una macchina meravigliosa!”. E mio padre, sempre con fare di sufficienza e di chi la sapeva lunga per aver girato il mondo, si sforzò nuovamente a degnarmi della sua risposta: “….. quello può avere anche la macchina tutta d’oro…ma non si accorge che cammina in mezzo alla monnèzza!?”. E per essere sicuro di avermi trasmesso bene il concetto, si prolungò: “….. preferirei avere una modesta macchina popolare (volks-wagen) ma circolare su strade ben asfaltate, con marciapiedi che dicasi tali, con servizi efficienti e soprattutto per strade linde e pinte… chillo è nu pover’omm……chillo è un’illuso! Ecco, Americo, se questo può esserti da conforto, ti ho esplicitato quanto concordo con te sul “misurarsi la palla” da parte dei tanti nostri Concittadini che si stanno “sbranando” per mettersi, a mo’ di “caporale di giornata” un qualche gallone sulle spalline. Per non parlare delle tue citate ed effettive “specializzazioni…. dei master aziendali sulla Total Quality”. Vuoi un’altra citazione che ben si indossa a molti di questi “politici rampanti”? Ebbene, eccotela: “chiacchiere e distintivo…”. Sotto il “vestito…nulla”. Perciò, se solo uno di questi, e dicasi uno, si soffermasse a riflettere su quanto fin qui abbiamo tentato di trasmettere, ebbene caro Americo, avremmo vinto le Elezioni. Cordialità
Il Direttore