Mi chiamo Maria Flora, ho 27 anni (bugia grande come una casa, chi mi conosce, si facesse i fatti suoi) e abito a Teano. Ogni mattina, da un certo periodo a questa parte, apro gli occhi alle 3:13. Non mi vergogno ad ammetterlo, ma il covid ha inciso su tutti noi, in un modo o in un altro. Apro gli occhi alle 3:13 circa e faccio una delle cose più sbagliate che ci siano: apro i social e scorro i post. E penso: <Wua, parli proprio tu> <Peccato che ti conosciamo>, <Uh, ma che bella foto>, <Oh, ma che bel post> e faccio questo fino ad un orario decente. Poi mi alzo, faccio i servizi (ormai sono donna di casa) e a una certa ora variabile vado al lavoro. Tutto molto meccanicamente: controllo il gas, controllo le bambine, prendo le chiavi, la borsa, la mascherina, la giacca, mi metto in auto, destra, destra, destra, destra, dritto e … per l’ennesima volta mi trovo davanti alla strada chiusa. E ogni mattina è una gara di bestemmie coreografiche. Non blasfeme, mai, perché al di là del mio credo, bestemmiare non va bene, perché se stiamo rovinati, non è certo colpa delle divinità. Faccio 35 secondi di bestemmie veloci (dal mannaggia la colonna a mannaggia i panzerotti, mannaggia le fresche frasche ecc) e giro alla volta di Via Gradavola. Provo a schivare le buche, ma, non è proprio semplice. E ad ogni buca ricordo quanto ho pagato le mie Yokohama di cui sono anto orgogliosa e ci esce qualche altra pseudo bestemmia figa. Finisce la Gradavola con la sua megavoragine, prendo Viale Ferrovia e ricominciano le buche della stazione). Se non piove, finisce lì. Se piove, mi gaso e mi fingo un’atleta olimpionico di canoa fino alla traversa del mio ufficio. Faccio le mie ore, e … per fortuna al ritorno non sbaglio mai perché le transenne sono visibili da lontano. Una botta in fronte perché ricominciano le buche della stazione, fino a casa mia. Mi diverto quasi a creare imprecazioni sempre nuove, è una sorta di sfida con me stessa, per vedere fin dove la mia fantasia può arrivare. Chissà fino a quando ancora sbaglierò a girare a destra. Imparerò prima io a essere meno meccanica o ripareranno la strada? Ai posteri l’ardua sentenza.
Maria Flora Grossi