Con l’avvicinarsi delle date storiche rievocative di fatti che hanno caratterizzato la vita dei nostri avi e che hanno determinato anche la vita degli anni che seguirono, ci riferiamo alle ricorrenze del 26 ottobre (anniversario dello Storico Incontro) e del 4 novembre (anniversario della Vittoria), le istituzioni emettono delibere, convocano riunioni, invitano autorità, bande, fanfare.
Si danno da fare, qualcuno ordina anche il vestito nuovo per la sfilata.
Ma, ai veri protagonisti di quelle vicende, a coloro che hanno dato la vita perché quelle cose si realizzassero chi ci pensa? Il Monumento ai caduti è forse l’ultimo vero simbolo che ci tiene legati ad un periodo storico troppo spesso dimenticato. Il Monumento ai caduti che domina imponente nella Piazza della Vittoria à circondato spesso da erbacce e rifiuti. Il degrado regna sovrano, la lampada votiva è scomparsa e nessuno ha la sensibilità di ripristinarla, Questi sono problemi che non interessano i nostri amministratori.
Interessano però alla gente comune, quella stessa gente che spesso non ha voce ma la dignità si, quella stessa dignità che due volontari muniti di zappette e falce, hanno ridato al nostro monumento a cui dovremmo portare rispetto non solo in questi giorni ma tutti i giorni dell’anno.
La Redazione