Quando si parla di comunicazione politica, l’elemento ideologico , demagogico , c’è sempre. La politica non è l’esistente, è il dover essere, e ciò che non fatica a farsi valere su ciò che è. La coerenza tra il dire e i fatti reali fa problema, non coincide mai. Si può essere massimamente abili nella comunicazione poi però i problemi concreti bisogna saperli affrontare. La politica più di ogni altra cosa è ciò che si fa , altrimenti resta propaganda . Per fare politica è necessario essere idealisti , credere che la prassi umana possa cambiare la realtà data, e bisogna farlo rispettando regole democratiche che accolgano il dissenso . Nella misura in cui mi dico democratico devo rinunciare alla logica securitaria, in favore di un rischio non sempre calcolabile ,ma è proprio questa l’essenza della democrazia . I diritti umani ,di cui si fa una retorica insopportabile , sono ontologicamente universali , non si possono confinare in alcuna circoscrizione,nemmeno quando lo spazio ad essere circoscritto si chiama Stato. E’ questo forse un tema centrale che le nuove generazioni dovranno necessariamente affrontare . Il nostro è un reale che attribuisce ai bambini un valore diverso a seconda delle latitudini geografiche ma anche socioeconomiche, da cui provengono. C’è un unico valore che sembra essere il leit-motif del nuovo mondo globalizzato : il revanscismo, logica conseguenza della deriva dei beceri nazionalismi. Le democrazie occidentali con i loro doppi standard perdono credibilità : al momento il male del mondo sembra essere Putin , mentre Netanyahu starebbe esercitando una civile e legittima difesa , visto che a cominciare la carneficina sono stati i terroristi di Hamas. Chi si azzarda a sostenere una tesi diversa passa per essere un membro della quinta colonna di Hamas. Si è sparato su ospedali, su civili abitazioni, si è pompata acqua di mare nei cunicoli di Gaza , come fosse moralmente possibile giocare al gatto e al topo con un’umanità vessata da un destino già scritto nella sua genesi ; migliaia di bambini massacrati , tanti altri testimoni inermi di fratellini mutilati e di mamme e papà visti morire sotto i loro occhi. I bambini sopravvissuti per grazia ricevuta, dovranno fare i conti con una sola prospettiva di vita : quella di morire poi, imbracciando un fucile. Ma a che livello di aberrazione sta arrivando l’umanità ? Non siamo nemmeno riusciti a gridare il cessate il fuoco, tifando per una sola bandiera che in nome della democrazia ha compiuto le stesse azioni esecrabili di Hamas. Ma che politica è una politica che non discute neanche dei grandi temi che incombono sul mondo, neanche quando diventano emergenze umanitarie ,come si può pensare che non sia una responsabilità di tutti noi , ma solo un problema geopolitico. In un mondo globalizzato cosa vuoi alzare muri, chiudere porti , eppure è su questo tipo di promesse che si raccattano voti , facendo leva sulle paure di un popolo che fatica ad essere contemporaneo del suo tempo storico. Dopo 150.000 sbarchi, persino Salvini ne ha capito le ragioni . La questione palestinese era uscita da tutte le agende politiche . Far risalire il problema all’attacco di Hamas del 7 Ottobre, è vergognoso, oltre che antistorico ; è proprio l’atteggiamento che ha fatto crescere l’estremismo, è il motivo per cui Hamas ha reclutato tanti diseredati . Sotto la dignità esiste solo la sopravvivenza, la vita non esiste più . Il Medio Oriente è un punto cruciale del mondo , per la Cina è la porta dell ’Europa, e per gli Stati Uniti è la porta per l’Oriente, l’imperialismo espansionistico deve farci i conti per forza. Le crisi in un mondo spartito tra grandi potenze , non possono essere più localizzate, saranno sempre globali, saranno sempre motivo di preoccupazione per un eventuale conflitto mondiale. Neanche il tragico epilogo dei bambini di Gaza ha meritato l’indignazione della stampa occidentale, e mi sentirei di aggiungere neanche quella delle nostre singole coscienze : questo ci dice molto sulla qualità dell’umanità che siamo. Noi occidentali ci definiamo comunità internazionale , vantando una superiorità morale che di fatto si traduce nel fomentare violenza e vendetta e nel fare sparire la parola pace , non solo dal lessico politico ma dal vocabolario di tutti noi . Si è fatto in modo che perdesse tutta la sua valenza aulica come tutto ciò che in quanto metafisico non è realizzabile. Tutto ciò che corrisponde all’ideale, il nostro tempo lo derubrica a utopia , togliendoci anche la bellezza dei sogni ,necessari per poter attraversare in qualche modo un reale distopico. Questo non era il momento delle ragioni storiche, ma quello di ribadire che i bambini sono tutti uguali, che siamo ancora abbastanza umani per farci carico della sacralità della loro vita e del loro futuro, ricordando a una politica internazionale disumana che i bambini non hanno ancora vissuto il tempo della colpa, non hanno ancora avuto modo di peccare per meritarsi il male del mondo , come poter legittimare la carneficina di un popolo non ancora abbastanza maturo, proprio per un fatto di età, da poter essere colpevole anche solo di scelte sbagliate? I bambini sono bambini, non c’è ragione storica, politica, religiosa che valga più di una sola lacrima dettata dalla loro inconsolabile disperazione . Di fronte al valore della vita di un bambino non esiste ragione commensurabile, non se si vuole essere dignitosi. Gaza è uno spartiacque per l’umanità ,non possiamo non sentirne la responsabilità. E’ vero che non nasciamo tutti uguali, ma l’uguaglianza tra gli uomini è un fatto valoriale non naturale, a cosa serve la cultura se non ci aiuta a distinguere il bene dal male, a farci venire sete di giustizia, a farci sentire il dolore degli altri ; sentire solo il proprio dolore vuol dire soltanto essere vivi , per essere umani non basta essere vivi , anche un filo d’erba vive, noi dovremmo sforzarci ad essere qualcosa di più della semplice biologia. La guerra sembra essere diventata l’unica soluzione possibile ai grandi problemi, e questo è un fatto, non un’opinione. C’è già stato nella storia umana un tentativo eugenetico per creare una razza pura, che fosse superiore a tutte le altre, ed è avvenuto in una civile nazione della vecchia Europa ,La Germania, perché se si vive da dormienti, se si delega la responsabilità di fare per noi ,ma ancora di più la responsabilità morale, si finisce con l’essere complici di un male assoluto che nessuna mente per quanto” geniale” potrebbe mai realizzare senza il sostegno di un popolo che smette di pensare .
Sta succedendo di nuovo?
Di certo c’è una narrazione pericolosa che tende a promuovere il merito assoluto di una nuova casta umana di eletti : I ricchi nati dal turbocapitalismo,i nuovi padroni del pianeta ,quelli che decidono che il mondo vada in una direzione piuttosto che in un’altra. Spesso sono lupi travestiti da agnelli, non di facile individuazione ,che promettono viaggi sulla luna ,senza lasciar vedere che saranno per pochi, tutti gli altri potranno viaggiare solo verso la loro disperazione, di cui non potranno neanche lamentarsi , sempre che non vogliano reggere sulle loro spalle anche lo stigma dell’invidia sociale. Nessuno si avvede che il merito -senza pari merito-smette di essere quello strumento democratico che premia la giustizia sociale, trasformandosi in una corsia preferenziale per chi “può” permettersela. Sono la nuova razza pura i ricchi, i nuovi eletti, tutte le riforme lacrime e sangue delle politiche di austerity non saranno mai un loro problema. Da maggiori contribuenti , per squallida avidità si trasformano nei più grandi evasori , causa del corto circuito del sistema fiscale italiano che si regge sui diseredati e non su chi si arricchisce a spese della comunità e non senza speculare sulle disgrazie altrui . Spesso hanno anche la spudoratezza di dire che le tasse non vanno pagate, qualcuno lo farà addirittura alla festa della Guardia di Finanza, e la nuova politica, in tempi più recenti , in una terra martoriata dal pizzo, affermerà, a difesa dei commercianti del proprio serbatoio elettorale, che le tasse sono pizzo di Stato ; lo dice nel paese di Libero Grassi ,ammazzato dalla mafia per essersi rifiutato di pagare il pizzo. Ci sono gioiellieri, orafi , professionisti , che dichiarano meno dei loro impiegati. In Italia solo il 3% della popolazione dichiara un reddito da barca, sarebbe veramente così difficile stanare gli 11 milioni di evasori fiscali ? E’ così complicato verificare che girare in Ferrari non è conciliabile con un reddito da impiegato? 100 miliardi di evasione fiscale e si tagliano pensioni, salari, welfare , scuola, sanità. Sono stati capaci di peggiorare la Fornero , oltre i limiti della costituzionalità. Abbiamo i salari più bassi d’Europa ma tassare gli extra profitti sembra essere immorale. L’imperativo categorico è che bisogna essere contro la povertà non contro la ricchezza : ma chi brinda a capodanno a Cortina non ha mai fatto arrivare una sola goccia di champagne a chi non ha potuto permettersi neanche un bianco da osteria. Questa è una vecchia storia che sa di rancido , la redistribuzione della ricchezza senza una politica seria che la metta come priorità in agenda non avverrà mai. Governare non è comandare, non è ripetere “ abbiamo vinto le elezioni “. Un governo serio deve far bene per chi l’ha votato ma anche per chi non lo ha fatto, magari convincendolo che si era sbagliato. Il populismo è pericoloso, è l’antipolitica; è io sono il popolo e il popolo sono io . La buona politica si fa con le buone idee, che restano tali a prescindere anche dal colore politico. La discussione in Parlamento serve a questo, serve a migliorare il migliorabile in un contesto dialettico, non è accettabile esautorare il Parlamento dalle discussioni sulla manovra finanziaria. Il problema vero degli italiani sembra sia stato il pandoro Balocco e la scarsa moralità della Ferragni , a quanto pare unica capitalista esecrabile a memoria umana . La prepotenza che deriva dal potere non è certo una peculiarità del politico moderno, già Platone parla di hybris, e di come soltanto il logos potesse combatterla. Già 2500 anni fa la polis poteva essere sana solo se sana era la politica che la governasse, in quanto risultato di una paideja ( educazione ) volta alla cultura e alla consapevolezza necessarie per essere cittadini capaci di scegliere da chi farsi guidare ,perché il logos da seguire sia universale e non di parte, sia per il bene di tutti e non solo di qualcuno. Chi studia gli antichi greci sa che per tradurre LOGOS non basta il vocabolario, che si limita a tradurre il termine in: pensiero, parola, ragionamento, ma è necessario trovare l’aspetto congiunturale che lascia intendere come più di tutto il logos greco fosse calcolo sociale ,perché il sociale è il focus della civiltà. Non lo sono certo gli interessi di parte. E’ per questo che la cultura classica viene bandita dalle scuole, avrebbe ancora tanto da insegnarci , ma è preferibile avere un popolo dormiente da gestire, questo il potere lo ha sempre messo in conto. Platone farà di tutto per limitare lo scarto tra hybris e logos , tornerà in fondo alla caverna per liberare i dormienti con la forza del logos che aveva visto il sole , quello vero, quello fuori dall’antro, ma nessuno gli crederà , era comodo starsene protetti dalle intemperie, senza interrogarsi se fuori di lì la vita sarebbe potuta essere migliore . Bisognava andare a prendersela, sacrificando quel posticino ergonomico da cui non si erano mai mossi. Sappiamo tutti come finisce il mito della caverna , la raccomandazione di Eraclito non è bastata per educarci al bene della comunità : “ seguite il logos , non me “. Non dobbiamo smettere di indignarci e neanche dobbiamo fermarci all’indignazione. Usiamola questa rabbia , non trasformiamola in banale nostalgia del passato, né in paura del futuro . E’ il presente l’unico tempo in cui possiamo agire , è come mi sento adesso ciò che conta per valutare la qualità della vita . Quello che faccio qui e ora serve per chi passa ma anche per chi resta . Non voglio credere che qualcuno possa pensare che in un mondo che lascia morire i bambini per mancanza di un banale antibiotico, mentre altri bambini dello stesso pianeta hanno le iniziali in oro sui loro indumenti , sia un mondo da lasciare così com’è . Si dirà “ ma è sempre stato così “, allora smettiamola di parlare di emancipazione umana. Dirsi donna, dirsi mamma, dirsi cristiana, sottintende un’assunzione dell’enorme responsabilità che queste rivendicazioni comportano , altrimenti c’è il corto circuito che ogni disonestà intellettuale alimenta, negando in actu exercito ciò che è facile sostenere in actu signato. Sono i fatti che conseguono al nostro dire a smentirci o a renderci credibili . Non voglio credere che la disperazione dei bambini sopravvissuti di Gaza, con l’orrore della guerra marchiato a fuoco negli occhi di chi “ha visto “ , non preveda un’ assunzione di responsabilità di tutti noi , con cui siamo tenuti a fare i conti , se così fosse , non ci sarebbe neanche più un’umanità da salvare.
ANNA FERRARO
CI SONO DUE DIVERSI TIPI DI PERSONE AL MONDO, COLORO CHE VOGLIONO SAPERE E COLORO CHE VOGLIONO CREDERE . FRIEDRICH NIETZSCHE.