Lo scorso 14 giugno alle ore 18,00 l’onorevole regionale socialista Gennaro Oliviero di Sessa Aurunca, è ritornato a Teano accompagnato dal Segretario Nazionale del suo partito Riccardo Nencini, per tenere un’affrettata conferenza sull’Unità d’Italia dal titolo “Un ideale…l’Italia”, (vedi manifesto) anche questa volta poco pubblicizzata e riservata a pochi intimi, per affermare che: "Quel centralismo fu un danno per il Sud, ma il federalismo non solidale di oggi rischia di produrre lo stesso risultato". Tutti gli interventi, più o meno interessanti, compreso la presentazione del Sindaco, sono stati attenti a non toccare l’argomento dello Storico Incontro di cui tra l’altro, se ne festeggerà il 150° anniversario un anno prima di quello dell’Unità d’Italia.
In molti si sono chiesti il motivo di questo improvvisato evento, sconosciuto ai più e svoltosi quasi in sordina, come se l’obiettivo fosse quello di farlo ma di non farlo sapere. Gratta, gratta e viene fuori una verità sconvolgente. Il buon Oliviero ed il suo Segretario politico, erano appena reduci da un analogo convegno conclusosi qualche ora prima nella sala consiliare del Comune di Vairano Patenora. Il cartellone che annunciava il convegno era però molto più ricco e con un linguaggio che non lasciava dubbi:”Taverna Catena luogo dello Storico Incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II” e sul fondo del manifesto: “E qui si fece…l’Italia!” Intervengono il Sindaco Robbio, il Professore, il docente, l’onorevole, il segretario……(vedi manifesto)
Dunque, dopo che Oliviero ed il suo segretario hanno ufficialmente, pubblicamente e solennemente sputtanata la versione ufficiale che lega il nome dell’incontro e dell’Unità d’Italia alla nostra città, noi , cioè il Sindaco Raffaele Picierno e l’assessore socialista Marco Zarone, hanno ospitato nella sala dell’Annunziata una conferenza nella quale si è consentito a questi signori di venirci a mortificare in casa nostra e senza che la massima autorità del paese sentisse la necessità o meglio il dovere di contestare queste conclusioni che sono contro la verità storica e contro Teano.
Picierno sapeva del convegno precedente e del tema trattato; Oliviero, con il quale Picierno ultimamente intrattiene stretti contatti, lo aveva precedentemente contattato per concordare con lui la sede e l’ora. Dunque Picierno sapeva ed ha consentito che tutto questo accadesse.
E noi dovremmo affrontare questi due anni di festeggiamenti garibaldini ed italici rappresentati da questi signori? Siamo appena agli inizi e sono già tanti gli equivoci a cui ci stanno facendo assistere. Che senso ha andare a rappresentare la nostra città a Calatafimi e poi ospitare e condividere occasioni con chi ha appena pronunciato la sentenza di disconoscimento storico sulla paternità dell’incontro che ci ha fatti conoscere in tutto il mondo?
Del prezzo che stiamo pagando per tutte queste contraddizioni che stiamo vivendo sulla nostra pelle, non ne conosciamo la contropartita e se c’è, a vantaggio di chi.
Antonio Guttoriello