Molti credono che lo scopo di chi organizza una manifestazione come il Campanile, le Pro Loco, il Teano Jazz, il Comitato San Paride, la Festa della Birra, il Motoclub Freedom Riders , ai suoi tempi d’oro (per citarne alcune e mi scuso se non le metto tutte, ma sono davvero tante) sia mettersi i soldi in tasca.
Sfato un mito io che nelle associazioni ci sono stata ed ho organizzato. E continuo a starci (finchè non mi faranno il famoso paliatone che pure mia madre auspica). Ma magaaaaaaaaaaaari!
Non potete immaginare con il Motoclub quanti soldi ci abbiamo rimesso di tasca nostra.
A Bologna mio fratello ha ricevuto dal Comune gratuitamente una sede dove i soci della Futabike si riuniscono e passano il tempo insieme. Noi del Motoclub abbiamo affittato per un periodo una sede, pagavamo acqua e luce, spese varie, commissario di gara il giorno del raduno, riaffiliazione, documenti ed assicurazioni varie. Totale: sempre sotto, nonostante le centinaia di iscrizioni. Un po’ ci aiutavano gli sponsor, un po’ ci inventavamo qualcosa per cercare, non di guadagnare, ma per rimetterci il meno possibile. E quanti soldi ci ha rimesso Gerardo Amendola, attuale presidente.
Ogni anno sapevamo che ci avremmo rimesso, ma non importava. Avevamo due motivi: ricordare i nostri Renato, Walter e Pino e fare qualcosa di diverso per Teano, promuovere il territorio, farlo conoscere. Per questo, in concomitanza col raduno nel centro storico, organizzavamo insieme alla Proloco le visite guidate.
E i giorni del raduno, sveglia alle 5, scopa in mano a pulire, gazebo (o gazebi, i dizionari sono discordanti sul plurale di questa parola) da montare, persone da accogliere. E ricordo mia madre che ogni 5 minuti mi chiedeva: “Quanti sono? Quanti sono?” Non “quanto abbiamo guadagnato”. Ci importava il numero dei partecipanti, non gli euro entranti.
Credo che per quelli della Festa della Birra, per i Campanari, sia così. Altrimenti non si spiega perché gli allievi della Musokan e gli ex allievi abbiano raccolto tutto quello che avevano in casa per andare a pulire l’area fiera di Sant’Antonio o i ragazzi di Valter scope e buste nere alla mano a raccogliere tutto ciò che era a terra fino alle 3 di notte.
Sicuramente c’è chi lo fa per guadagnare e si mette i soldi in tasca. Non siamo tutti ingenui, buoni e puri.
Ma … quanti di quelli che accusano vanno a bersi la birretta? Quanti venivano a farsi il giro e le foto sulle moto?
Siamo in un mondo in cui, purtroppo, le istituzioni non possono finanziarci. E’ finita l’epoca del magna magna in cui le somme di denaro erano altre e c’era la spartizione dei pani e dei pesci. Oggi si possono spartire solo le spese. E la gloria. Perché credo che sia un onore organizzare qualcosa che porti gente a Teano, nonostante la carenza delle strutture. Che sia Teano centro o periferia. Che ci si guadagni o ci si perda.
Maria Flora Grossi