Con il problema del distanziamento nelle scuole imposto dal Covid 19 e la conseguente carenza di aule e, quindi, di spazi, Teano avrebbe già risolto definitivamente il problema. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo (Spes ultima dea), che a breve si potranno avere a disposizione gli ampi locali lasciati liberi dall’Ufficio del Giudice di Pace. Peraltro, l’edificio è dotato persino di comodi parcheggi! Ma da dove giunge questa inattesa ed insperata notizia? Lo affermerebbero, in una nota, gli avvocati del territorio: “Il prossimo 30 settembre 2020 l’Ufficio del Giudice di Pace di Teano chiuderà, per l’ultima volta, i battenti. Il tentativo da parte degli operatori della Giustizia della zona, in particolare del Giudice Camerlengo e degli avvocati del mandamento, cui ha fatto seguito anche quello dei commercianti di Teano, di porre all’attenzione degli amministratori locali il problema, è restato privo di ogni e qualsiasi riscontro. È evidente che, chi amministra, non ha alcun interesse a difendere l’ultimo baluardo della Giustizia presente sul territorio. Tutti sapevano che il 30 settembre, con il pensionamento dell’attuale Cancelliere, l’Ufficio sarebbe rimasto sguarnito di una figura essenziale affinché potesse rimanere in vita. Ad oggi, nulla è stato fatto per trovare una soluzione, tanto da rendere inevitabile la chiusura. E così, inascoltate le sollecitazioni degli addetti alla Giustizia e del comitato spontaneo degli avvocati, dal primo di ottobre, i Cittadini, gli utenti della Giustizia e tutti coloro i quali dovranno affrontare controversie di pronta soluzione, si troveranno costretti, loro malgrado, a recarsi a S. Maria C. V. con tutti i disagi collegati. E la politica, quella fatta sui social, non menziona, dimentica la vicenda, anzi, fa finta che tutto va bene; mentre invece, Teano, con tutti i paesi limitrofi, sprofonda in una crisi senza uscita. A meno che, contrariamente a quanto ci risulti, l’Amministrazione Comunale di Teano non abbia in serbo qualche gradita sorpresa sul punto ad oggi gelosamente celata,(…..e qui, attendiamo che “qualcuno”…..batta un colpo….)”. Questo è quanto riportano le cronache. Gli avvocati, però, bontà loro, non hanno considerato l’alta valenza di questa eventuale decisione. La Scuola prima di tutto e sopra di tutto! Necessita con urgenza trovare nuovi spazi e nuove aule! Non è così? Ed una politica, molto oculata, ha trovato sagacemente la soluzione. “Cosa vuoi di più dalla vita? Un amaro?”. A questa notizia, infatti, fanno da contraltare le mille invettive, i mille comizi, le mille proteste di tutti i candidati alle imminenti elezioni regionali. Persino il Direttore di questo Giornale, che è forestiero, ode a ben 40 chilometri di distanza, le urla, gli schiamazzi e gli strepitii di quei candidati! Talmente assordanti che è costretto, malgrado il caldo, a serrare le finestre!
In compenso, il Direttore è tranquillo, è rasserenato poiché quel fracasso è sinonimo di garanzia a tutela di uno degli ultimi baluardi dell’alta considerazione che tutti hanno per la sua Città. Alla stessa stregua di Monsignor Giacomo Cirulli, il quale sul paventato accorpamento anche della Diocesi di Teano e, quindi, della sua alienazione, affermò: “Si è parlato di accorpamento delle diocesi, state tranquilli, è stato detto a papa Francesco e fin quando ci sono io non accadrà!…..…..”. Il Santo Padre il 21 maggio 2018, all’Assemblea generale della CEI, parlò dell’accorpamento e riduzione delle diocesi. L’ argomento era già stato sollevato in precedenza da papa Paolo VI e riguarda molto da vicino la Diocesi di Teano – Calvi e le Diocesi di Sessa Aurunca, di Caiazzo e di Alife. Le parole di papa Francesco resero per molti cattolici il futuro incerto nella prospettiva di perdere la propria identità storica e contemporanea di fedeli. “La Cattedrale di Teano è il cuore pulsante della nostra Diocesi”. A questo punto, i Teanesi non possono che pregare ininterrottamente affinchè Monsignor Cirulli abbia lunga vita. Ma la più lunga possibile! Al contrario (e noi non lo auspichiamo certamente), dovremo prevedere anche l’utilizzo dei locali della Curia nell’individuazione di nuovi spazi per le aule scolastiche! Anzi no, qualcuno vaticinò l’istituzione di una Sede Universitaria proprio a Teanum Sidicinum! Perfetto, Via la Curia sognando l’Università. I candidati di cui sopra, ci comunicano, che già ci stanno lavorando nelle segrete stanze della politica regionale. E poi, possiamo stare tranquilli per gli spazi scolastici (nell’eventualità di nuove esigenze….), avremo sempre il Museo Archeologico come utile destinazione d’uso. Quello di Teano potremo sempre spostarlo a Sessa A. dove già esiste il Museo civico presso il Castello Ducale e come già fatto per l’Ospedale! O no? Allora vi era un paladino della politica sessana, oggi potremo averne persino un altro! Tutti a scuola, allora, il problema è risolto. In caso contrario, se le aule non dovessero bastare, potremo addirittura risolvere definitivamente il problema spostando gli Istituti Scolastici a Vairano o a Calvi Risorta. Non sono poi tanto malvagie queste soluzioni……
Pasquale Di Benedetto