Caro direttore,
come da mia precedente segnalazione, in riferimento alla questione della potabilità dell’acqua occorre precisare:
personalmente nella mattina del 6.03.2011 ho provveduto con comunicazione scritta ad allertare il comando VV.UU.;
procedura che mi permetto di consigliare a tutti i cittadini che hanno rilevato o rilevano lo stesso problema;
nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta alla cittadinanza anche se il fenomeno ha rivestito carattere generale;
con tutto il rispetto per le notizie che Lei ha raccolto mi chiedo se la fonte (non quella dell’acquarotta) ma quella comunale abbia valenza esterna ovvero possa divulgare notizie inerenti un aspetto così delicato;
mi aspetto nei prossimi giorni invece un chiarimento e rassicurazione da parte dell’USL competente in materia.
Mi risultano però alcune incongruenze su quanto da Lei riportato perché a seguito della precedente crisi idrica avevo inteso che tutti i pozzi comunali erano stati disattivati e che il comune si approvvigionasse dall’acquedotto campano tramite i pozzi di S. Giulianeta.
Evidentemente non avevo capito bene poichè mi trovo a dover bere acqua dei nostri pozzi di cui non ci è stato più comunicato il contenuto di arsenico (evidentemente tornato nei limiti tollerabili) e addirittura di una sorgente superficiale messa in crisi dalle piogge seppur copiose degli ultimi giorni. Le acque superficiali possono aver drenato e portato con se non solo il fango ma anche tutti gli agenti chimici derivanti dall’inquinamento atmosferico e dalle attività agricole.
Personalmente provvederò a far analizzare privatamente l’acqua che spero di continuare a bere ma ritengo che un chiarimento ufficiale sia dovuto a tutti i cittadini visto che questo servizio lo pagano pure.
Cordiali saluti
Roberto Boragine