Una diffida all’Ufficio Tecnico comunale ed una denuncia ai Carabinieri per segnalare l’assoluta impraticabilità dei marciapiedi e di alcuni tratti di strada interni alla nostra città. Questo ci è stato segnalato perché accaduto nella nostra città ad opera di Cosimo Boragine, conosciuto ex operaio della Ferrarelle, oggi anticipatamente a riposo per dedicarsi alle cure del figlio, affetto da una grave malattia degenerativa.
Siamo indietro di molti decenni per quanto riguarda la viabilità, in compenso abbiamo una piazza avveniristica quella intitolata a Giovanni XXIII, costata oltre duecentomilaeuro e non sappiamo cosa significhi, se è terminata, a cosa serve e chi l’ha voluta. Abbiamo i marciapiedi impraticabili e si parla di spendere una analoga cifra per ristrutturare la Piazza Sperandeo, davanti al CAT, abbiamo le strade impraticabili e continuiamo a spendere soldi, tanti soldi per la struttura dell’asilo nido in costruzione da trentacinque anni (la famosa fabbrica di S.Pietro).
Perché sorprendersi se un padre, di fronte alla impossibilità di accompagnare il proprio figlio su di una carrozzella a motore regalatagli da persone generose e lenire in parte il grave handicap, per fare una semplice passeggiata, fargli respirare un poco d’aria pura, guardare un po’ di gente, deve vivere nel terrore perché i marciapiedi non sono praticabili, perché pieni di fossi o occupati dalle macchine, il fondo stradale con buche e basolato divelto, barriere architetettoniche dappertutto e perché se urla tutta la sua rabbia contro chi avrebbe dovuto e non ha operato, perché lo si definisce un tipo non proprio a posto con la teata?
Siamo delusi e amareggiati di tanta indifferenza verso le esigenze minime di famiglie già assalite da tanta sfortuna, siamo indignati a vedere funzionari e politici che girano la faccia dall’altra parte di fronte a simili drammi. Questa non è civiltà è pressapochismo. Basta con le Piazze inutili, basta con i progetti faraonici mai realizzati ed utili solo ad impinguare le casse dei progettisti. Dateci il minimo che spetta ad una società normale, strade sicure, marciapiedi calpestabili, consentiteci di fare quattro passi senza il terrore di inciampare in qualcosa ma, soprattutto, rispettate le esigenze di chi, potendo scegliere, vorrebbe anche saltarli i fossi per la strada, ma non può.
Antonio Guttoriello