Erano le ore 12 circa di questa mattina, sempre al Largo Croci (questo luogo sembra essere diventato non solo simbolo dello Storico Incontro ma anche di clamorosi scontri) un gruppo di amici tra i quali Fabiano Cirelli, Bruno Gliottone, Pino Pasquale, Dante De Fusco, Antonio Guttoriello, Emiddio Scoglio e Fernando Zanni si intratteneva, all’altezza del negozio di ferramenta, in animata ma civile discussione su varie vicende cittadine. Proveniente appunto dal monumento, compare la figura di un uomo di mezza età, capelli brizzolati, pullover color ciclamino, altezza media ed aspetto molto curato. Questo signore si rivolge diritto in direzione di Fernando Zanni, si comprende subito nella sua qualità di alto funzionario comunale, e prima con tono pacato, poi sempre più alterato, gli contesta il fatto che sono anni che aspetta di essere pagato dal Comune per l’ospitalità fornita ad alcuni ospiti dell’Amministrazione, presso la Residenza Casa Rosa di sua proprietà, in occasione del famoso anniversario dello storico incontro del 2008, le cui vicende finanziarie amministrative sono attualmente oggetto di un esposto dei consiglieri di minoranza alla Corte dei Conti.
Il dottore Zanni sembra sorpreso del tono e del luogo e non replica, per non attirare ulteriormente l’attenzione dei passanti ma, ci pensa l’imprenditore ad insistere e con tono alterato prosegue “Non ci si comporta in questo modo, vi siete impegnati a pagarmi e non lo avete fatto. Io quelle persone le ho ospitate e voi dovete pagarmi, sono ormai tre anni che aspetto e vi denuncierò” e prosegue “Vi aspetto la prossima volta quando verrete a chiedermi i voti”. Fernando Zanni, con modi sorprendentemente garbati, stante la provocazione, replica, ma inascoltato perché intanto l’interlocutore era scomparso nel negozio, precisando che lui ha svolto solo il proprio dovere bloccando un pagamento contestato dalle opposizioni e su cui è sospeso un giudizio di metodo, ma che i voti lui non li ha mai chiesti a nessuno.
In effetti, a parte il modo ed il luogo, le recriminazioni dell’imprenditore turistico sono condivisibili, come può essere condivisibile la posizione del funzionario comunale. Sulla parola dell’assessore al turismo Rosaria Pentella, il professionista ospitò, nel 2008 alcune persone nel suo agriturismo ma quella prestazione non fu mai formalizzata con un regolare impegno di spesa dell’assessore. Stessa sorte per altri fornitori per un totale di circa 10000 euro. La Giunta Comunale, per tacitare le proteste dei legittimi creditori, non si sa ancora quanto opportunamente, approvò una delibera a sanatoria prospettando una transazione per il 75% dell’importo dovuto. Queste transazioni sono state tutte sottoscritte ma solo alcuni effettivamente sono stati pagati perché, ad un certo punto, è intervenuto un provvedimento dell’avvocato Fernando Zanni che ha sospeso cautelativamente l’erogazione degli importi restanti in attesa che la Corte dei Conti si pronunci sulla vicenda.
Questa vicenda, purtroppo, diventa sempre più ingarbugliata perchè, oltre alla grave leggerezza comunque compiuta dall’organismo comunale ed all’iter giudiziale avviato dai consiglieri di minoranza, c’è un incomprensibile atteggiamento della maggioranza che si rifiuta sostanzialmente di affrontare l’argomento in un dibattito in consiglio comunale, sede ideale per fare finalmente chiarezza su di una vicenda che non giova certo all’immagine della nostra Amministrazione.
Severino Cipullo