PER IL CODICE DELLA STRADA LE AUTO NON SONO TUTTE UGUALI! (SECONDA PUNTATA)
Ieri vi abbiamo raccontato di quelle due insegnanti del Plesso Teano Scalo che si sono viste multare la propria auto per averla parcheggiata tra il marciapiede ed il fondo stradale. Il vigile di servizio era stato irremovibile, niente giustificazioni, il codice stradale va applicato ed è bene che si sappia che ora a Teano c’è tolleranza zero, non esistono avvertimenti , chi sbaglia paga.
Stesso atteggiamento aveva mostrato il Sindaco a cui si erano rivolte le due malcapitate che, in un colpo solo, si sono giocato il salario di un giorno e mezzo di servizio. Hanno cercato di esporre le loro ragioni, hanno spiegato che il parcheggio davanti all’edificio della scuola, riservato al personale della Direzione Didattica, dove normalmente parcheggiano la loro auto, era occupato da altre macchine, tra le quali spiccava quella del figlio del Sindaco (come si evince anche dalla foto pubblicata a corredo dell’articolo, scattata proprio mentre si verificava l’episodio che stiamo raccontando)
La risposta del Sindaco è stata perentoria:”Mio figlio si assumerà le proprie responsabilità”. Non ci risulta che il figlio del Sindaco sia stato multato per aver parcheggiato in un’area riservata al personale della scuola. Ma, mentre l’opinione pubblica si interrogava sul comportamento non proprio coerente assunto dalle autorità coinvolte, qualcuno studiava come rimediare a questa non poco edificante immagine (si può dire?) e pensa che ci penso, ne è venuta fuori una soluzione che francamente espone l’istituzione ancora più al ridicolo di fronte alla stessa opinione pubblica.
Durante la notte hanno eliminato il segnale posto al centro dello spazio che indicava il parcheggi riservato (vedi foto a confronto)
Chi ha impartito la disposizione di eliminare il segnale di parcheggio riservato e perché? Con questo atto di grande tempismo si è voluto forse legittimare la posizione della macchina del figlio del sindaco? Qualcuno spiegherà le ragioni di questi comportamenti ?
Riteniamo superfluo commentare un simile episodio. Ci chiediamo se questi sono i fatti, a quale autorità un cittadino deve rivolgersi per pretendere un pò più di rispetto e porre un freno a questa insopportabile arroganza?
Cinzia Chirico