Ci risiamo. Mai una, che sia una, buona novella su questa sfigatissima Città. Ora qualche Avvocato amico ci comunica che la sede del Giudice di Pace rischia nuovamente di chiudere i battenti causa “mancanza di personale”. La cosa che sbigottisce l’amico Avvocato è che, seppur invitato formalmente, ad una riunione prevista per il 02 dicembre onde scongiurare l’infausto evento e ricorrere ai ripari, il Sindaco, e dicasi Sindaco, Dino D’Andrea, non fa registrare la sua nobile presenza. Evidentemente troppo impegnato a diramare ulteriore Ordinanza per prorogare la chiusura delle scuole anche per i giorni 03 e 04 oltre a quella del 02 dicembre. Causa “allerta meteo”. A questo punto comincia a diventare sempre più chiara la “mission (im)possible” dell’agente Dino, incaricato di distruggere la Città nemica. Dino D’Andrea è un membro della IMF (Impossible Mission Force), una speciale sezione segreta della CIA incaricata di svolgere le missioni ritenute più delicate e pericolose. E, questo, volendo parafrasare la situazione in chiave moderna. Se, invece, volessimo spiegare il ruolo del Sindaco D’Andrea ai concittadini più maturi, potremmo rifarci alla mitologia Greca con quell’eroico Ulisse, il quale, ben acquattato nel cavallo di legno, penetrò, espugnò e distrusse la Città di Troia (Teano). La “mission (im)possible” o “l’espugnazione di Troia (Teano)” da parte di D’Andrea è stata possibile anche grazie ai suoi agenti per “le missioni ritenute più delicate e pericolose”, o per i più maturi, grazie ai “più valorosi guerrieri celati dentro al cavallo, guidati da Ulisse (D’Andrea) stesso”. Ci riferiamo ai suoi accoliti Consiglieri Comunali, Assessori (?) e Consiglieri, che, questa volta, possono ben essere annoverati tra quei componenti (sempre per rendere più chiara la situazione) di un’altra famosa brigata, quella dell’Armata di Brancaleone. Ed anche qui, come il grande Vittorio Gassman, il Sindaco D’Andrea è buona comparsa.
A questo punto non possiamo che chiedere venia a quanti, con somma bonarietà, leggono queste nostre contorsioni mentali intorno ad un modo di (non)agire di un (R)rappresentante di una Città che lentamente ed inesorabilmente sta prendendo la china del baratro. Non riusciamo proprio a comprendere, come persone, nelle loro facoltà di intendere e di volere (?) non riescano a fare i conti con la propria coscienza (?) o dignità (?) rispetto ad un diario quotidiano che fa registrare solo ed unicamente fallimenti, sconfitte e vacuità. Non riusciamo più, usando la logica, a comprenderne le motivazioni. Forse che costoro sono affetti da misteriose tossine utilizzate come armi di distruzione di massa? Intendendo per massa, l’esistenza, il futuro di una intera Cittadinanza? Come fanno a non avvedersi di una Città ormai in completa putrefazione? Ma vuoi vedere che oltre alle misteriose tossine, siano affetti da “necromanzia”, quella forma di divinazione, in cui i praticanti, detti necromanti, cercano di evocare gli spiriti dei defunti. Oppure sono dediti al più ossessionante “culto dei morti (Teano)” per il quale, nei più antichi popoli primitivi i rituali dovevano assicurare l’impossibilità per il defunto (Teano) di interferire in qualsiasi modo con i viventi (Teanesi) poiché si riteneva che fossero vendicativi nei confronti di chi continuava a vivere, e si assisteva quindi a sepolture a testa in giù di defunti legati e coperti di pietre. O, ancora peggio, affetti da necrofilìa come devianza sessuale (spesso accompagnata ad altre gravi manifestazioni patologiche) per cui sono attratti da cadaveri di individui del sesso opposto? Con tutta la nostra buona volontà o sintomi della ragione, non riusciamo a trovare altre possibili probabili spiegazioni. Anzi, così facendo, rischiamo noi stessi di incorrere in una qualche pericolosa dissociazione. Ovvero quella disconnessione tra alcuni processi psichici rispetto al restante nostro sistema psicologico. Con la dissociazione si crea un’ assenza di connessione nel pensiero, nella memoria e nel senso di identità di una persona. Perciò Sig. Sindaco, Lei che è uomo di medicina, ci illumini insieme ai suoi valorosi Consiglieri ed Assessori: che medicine usate per convivere con le tossine, con la putrefazione, con la necromanzia, con il culto dei morti, con la necrofilìa? Forse che vi avvalete della dissociazione???
Pasquale Di Benedetto