Vorremmo tanto toglierci le vesti di “calunniatori di professione”, ma per quanto facciamo ogni sforzo, ricadiamo sempre nello stesso brutto vizio peraltro attribuitoci dal Sindaco di Teano. In più ci si mette, ora, anche l’amico Claudio Gliottone. Lui, Gliottone, infatti in uno dei suoi sagaci articoli, ci fa notare che:”… Certo non mancano le occasioni perché ciò accada e l’ultima delibera di Giunta, riguardante una adeguamento della retribuzione economica dei suoi componenti fino al 2024, peraltro prevista e dovuta da apposita legge dello Stato, cade proprio a fagiolo, Ma non per gli importi, che passano per il Sindaco dai 3.296,89 di oggi ai 4.144,00 nel 2024 e per gli Assessori dai 1.528,00 di oggi ai 1.863,00 nel 2024, ma diremmo per la “tempistica” della presa in esame dell’argomento….”. Ora, in quanto alla tempistica e l’opportunità politica ne parleremo più innanzi, anche perché quella Delibera, la n. 62 del 13/7/22 (Atto formale di un Ente Pubblico) risulta mendace e fuorviante nel suo oggetto. In effetti, trattandosi degli emolumenti per i Rappresentanti di Governo della Città, porta quale Oggetto: “Piano triennale di fabbisogni di personale”. Né, visto il marchiano errore, si è provveduto ad una qualche rettifica, modifica o correzione. Come si sarebbe dovuto. O no? Come a dire non si è buoni nemmeno a fare i copia e incolla. Come a dire che c’è una bella differenza tra la “corruzione” e la “concussione”. O no? Cari Avvocati!?
E, come il Sindaco non accetta che si stigmatizzano certi eventi di cronaca politico-amministrativa, utilizzando il “lacrimatoio” e le ingiurie nei confronti dei cronisti (“calunniatori di professione”); come il Sindaco al Suo insediamento ha esternato il Suo “pianto greco” allorquando si è magicamente accorto di trovarsi di fronte “Una Casa Vuota!” esclamando che “È stato un inizio da incubo, di quelli che non dimenticheremo mai”, anche nel caso degli stipendi per Sé stesso, per gli Assessori e Consiglieri comunali, come le prèfiche (Donne che, dietro compenso, prendono parte alle cerimonie funebri con canti e lamenti in onore del defunto), tra singulti e pianti a dirotto esclama: ”Sono disgustato! Mi ero ripromesso di non rispondere alle provocazioni, perché preferisco dedicare ogni singolo minuto per provare a risolvere i problemi dei miei concittadini…”. Ci risiamo. Altro pianto greco! Ma ci scusi Signor Sindaco, queste che Lei chiama “provocazioni” non provengono forse proprio da quei Suoi Concittadini i
quali già da tempo conoscono le disastrate condizioni delle casse comunali? Quei Suoi Concittadini, molti dei quali stentano ad arrivare a fine mese, non si saranno mica rizelati del fatto che non avete (poco eticamente) rinunciato agli “aumenti” di stipendio (seppur previsti dalla Stato, come se lo Stato non sono gli stessi Suoi Concittadini contribuenti) e magari devolvere per qualche pur piccola che sia iniziativa a favore della Città? Eppure qualcuno a Lei molto vicino potrebbe indicargli proprio l’esempio degli Amministratori del Comune di Cassino. O stiamo qui a dire delle fandonie? E siccome noi siamo dei semplici “scribacchini di provincia”, ci rammentiamo, però, di quel detto molto in voga tra i nostri nonni: “Chi piange,fotte a chi ride….”. Ovvero, detto in politically correct, “vittimismo ad arte come arma del giustificazionismo”. E Rio Persico sta ancora là, e l’immondizia regna ancora sovrana, e l’acqua continua a mancare nei rubinetti e la birra scorre a fiumi per inebriare o offuscare le menti dei cittadini-contribuenti e tartassati. O no? E, poi, leggiamo ancora da Claudio Gliottone “…per la tempistica, che, associata a quella di delibere di “pagamento differenziato” a ditte creditrici verso il comune, lascia un poco perplessi per questa attenzione “economica” improvvisa e subitanea, addirittura di interesse primario, specie in un paese sull’orlo del dissesto, quasi a compensare debiti di altra natura”. E giù lacrime! E, poi, leggiamo la Delibera n. 1201 del 01.08.2022 dell’Asl di Caserta avente ad oggetto: “Risoluzione Rapporti Contrattuali con il gestore Case Alloggio, Società EMME DUE S.r.L., ed esclusione medesima società da futuri affidamenti…”. Il tutto a seguito di una “custodia cautelare” del Legale rappresentante pro-tempore” emessa dal Tribunale Napoli Nord. Nel mondo aziendale fatto di scatole cinesi, questa appena menzionata non sarà certamente (verificheremo) quella per cui il collega Gianluigi Guarino così titolò: “L’EDITORIALE. Ma avete capito cosa ha fatto il sindaco di TEANO appena eletto? Qualche giorno dopo la vittoria ha liquidato sull’unghia 305 mila euro alla famiglia del re delle Rsa Vincenzo Schiavone, dopo che il figlio di questi, Massimo è stato supporter della campagna elettorale”. Una vicenda alquanto inquietante per la quale, in qualità di “calunniatori di professione” avremo modo di approfondirne gli aspetti nebulosi. E giù lacrime. Il tutto mentre siamo in attesa della ferale decisione sulla ipotetica dichiarazione del Dissesto Finanziario del Comune di Teano. Cosa che non cambierebbe di una virgola il previsto stipendio per gli Amministratori. O no?
Pasquale Di Benedetto