Ricapitoliamo. Circa due settimane fa, i Carabinieri sono dovuti intervenire tra i vicoli che cingono Largo San Giovanni per sedare una rissa tra extra comunitari. Uno di loro, denudato e legato, letteralmente linciato dai connazionali, poteva rimetterci la vita. E grazie al provvidenziale intervento dei Carabinieri si è evitato il peggio. Mercoledì scorso, i Carabinieri e una Autoambulanza, sempre in Largo San Giovanni sono dovuti intervenire nuovamente per raffreddare i bollenti spiriti di un altro immigrato che se ne andava in giro mostrando le proprie nudità ai residenti del posto. Largo San Giovanni come Castel Volturno? La piazzetta ed i vicoli circostanti da tempo al buio e alla mercé di potenziali malintenzionati come hanno mostrato i fatti di cronaca fin qui registrati. E pensare che i residenti da mesi, presso gli Uffici (?) competenti hanno denunciato lo stato di degrado e la mancanza di illuminazione dei vicoli. Voci nel deserto come quelle delle mamme di Casi e Casamostra, le quali recatesi in Comune per chiedere lumi sulla situazione del trasporto degli alunni, non hanno trovato nessuno, e dicasi nessuno, che potesse soddisfare le loro sacrosante richieste. Voci nel deserto. Cosa sta a significare tutto questo? Da cosa e da chi dipende?
Noi, che siamo abituati a programmare, a pianificare la nostra quotidianità, allo stesso modo supponiamo che faccia e debba fare una (A)amministrazione che si rispetti. E come lo dovrebbe fare? Attraverso la sua attività programmatica, ad esempio. Quindi, l’(A)amministrazione di Teano, redige il fantomatico DUP (Documento Unico Programmatico) 2020 – 2022. Ed in materia di Ordine Pubblico e Sicurezza cosa ha previsto? Troviamo al capitolo Missione 03 e relativi programmi, la ipotetica programmazione in materia: “L’attività di programmazione connessa all’esercizio di questa missione è legata all’esercizio delle attribuzioni di amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale ed amministrativa. Sono incluse in questo contesto le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, oltre le forme di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Le competenze nel campo della polizia locale, e come conseguenza di ciò anche la pianificazione delle relative prestazioni, si esplica nell’attivazione di servizi, atti o provvedimenti destinati alla difesa degli interessi pubblici ritenuti, dalla legislazione vigente, meritevoli di tutela”. “Funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale”. Cosa vuol dire e come sono state attivate tali attività? “Al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche”. Cioè? Forse che il Comune di Teano possiede una “anagrafe” degli irregolari che vivono in Città? Forse che il Comune di Teano possiede una “anagrafe sanitaria” (Covid 19) degli irregolari che vivono in Città? Forse che il Comune di Teano possiede una “anagrafe” degli immobili dove vivono o risiedono più o meno abusivamente gli irregolari che stazionano in Città? Quanti sono gli immigrati regolari e quelli irregolari presenti sul territorio? Se memoria non ci inganna è tuttora vigente il D.Lgs. n. 286 del 25 luglio 1998 dove, tra gli altri si legge: “Nell’ambito delle rispettive attribuzioni e dotazioni di bilancio, le regioni, le province, i comuni e gli altri enti locali adottano i provvedimenti concorrenti al perseguimento dell’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono il pieno riconoscimento dei diritti e degli interessi riconosciuti agli stranieri nel territorio dello Stato, con particolare riguardo a quelli inerenti all’alloggio, alla lingua, all’integrazione sociale, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona umana”. A Teano, invece, cosa succede? Succede che i Cittadini Teanesi (Teanesi!) sono costretti a barricare le proprie abitazioni al fine di evitare di vedersele “espropriate” da extracomunitari illegali. O no?
Per concludere e per completezza di informazioni sul funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, chi era quel personaggio che si aggirava per le vie cittadine abbigliato in una maniera improbabile e non identificabile? Un’artista? E da chi ha avuto autorizzazione per registrare i suoi exploit “terrificanti”? Così, tanto per sapere……
Pasquale Di Benedetto