Continua, incessante, una campagna diffamatoria che, in alcune fasi, non colpisce solo me e la lista che io rappresento in queste elezioni amministrative ma, coinvolge la mia famiglia e gli affetti più cari.
Conosco le regole del confronto dialettico ma non quelle delle ingiurie, io infatti, come scritto in alcuni documenti diffusi da appartenenti ad una lista ben identificata, mi vanto di essere fratello di un ex assessore dimessosi nella passata amministrazione e figlio di un ex sindaco di questa città da cui ho appreso il senso del dovere e del rispetto per il prossimo, come testimoniano, a distanza di anni, le continue attestazioni di stima e rispetto che ancora oggi numerosi concittadini mostrano di nutrire nei suoi confronti. Sfido i miei avversari politici ad elencarmi un solo motivo per cui dovrei prendere le distanze da componenti la mia famiglia, quella stessa famiglia a cui volentieri, gli attuali denigratori, avrebbero unito le loro sorti elettorali.
Non è questo il clima che io auspico per la mia città, né il clima elettorale può giustificare tanta cattiveria perché le elezioni passano ma le ferite restano e non si costruisce una nuova città, non si colgono le Opportunità seminando odio e spargendo fango sugli avversari politici.
Non ho inteso raccogliere il consenso popolare speculando sui resoconti pubblicati a destra e a manca che parlano di vicende professionali molto discusse, non ho inteso speculare su situazioni a dir poco imbarazzanti che hanno coinvolto i livelli più alti di questa lista, non ho mai usato una sola definizione denigratoria verso i singoli e intere liste in competizione, non consentirò che altri lo facciano sul mio conto e su i componenti della mia lista.
C’è, per quanto mi riguarda, innanzitutto il rispetto della persona, dietro la quale ci può essere un professionista, un artigiano, un genitore, un giovane con la propria storia personale e familiare che non può essere sporcata da sentenze di un tribunale che si autocelebra censore degli avversari e beatificatore dei propri simili.
Si restituisca dignità a questa competizione, si dia al cittadino la responsabilità di decidere chi è degno e chi no di rappresentare i suoi bisogni e le sue istanze. In una società normale non esistono supereroi, solo persone normali che normalmente sono chiamati a fare il loro dovere, come ognuno dovrà dimostrare di aver fatto fino al giorno in cui ha deciso di sottoporsi al giudizio degli elettori.
In una piccola realtà come la nostra, le storie personali contano e di queste ognuno dovrà darne conto agli elettori, anche coloro che si ritengono unti dal Signore.
Dott. Valerio Marcello Toscano
Candidato Sindaco per la lista “Impegno per il futuro”