Un giovane aviere di 26 anni, Fausto De Marco di San Giuliano di Teano, ieri mattina, alle ore 8,00 circa, è stato trovato senza vita, con una corda al collo. La macabra scoperta è stata fatta dalla madre che si è recata nella stanza accanto alla sua camera da letto.
Fausto è un giovane aviere che frequenta la Scuola Aeronautica di Caserta, il papà Giacomino è conosciuto da tutti perché fa il postino presso l’Ufficio Postale di Teano. Prima di compiere l’estremo gesto, ha scritto un documento in cui ha motivato il suo gesto e rinviato alla consultazione del suo computer, sequestrato dai carabinieri della locale stazione di Teano, lo stesso computer che Fausto invita i familiari a consultare per "per capire perchè l’ho fatto".
L’intervento dei genitori purtroppo non è servito a salvargli la vita, che un primo giudizio medico farebbe risalire il decesso ad almeno una mezz’ora prima. Purtroppo anche il tempestivo arrivo del 118 non è servito ad altro che a constatarne la morte.
Perchè un gesto così estremo? Perchè è stato trovato con le mani legate dietro la schiena con la stessa corda che lo ha soffocato? Forse il segno che non voleva fallisse il suo proposito di lasciare questa vita? Sembra che il motivo principale possa ricondursi ad una delusione amorosa per una storia con una ragazza romana di cui si era invaghito. Si accavalano le ipotesi ma la verità sta comunque nei suoi ultimi scritti che ha voluto affidare ai propri cari quasi come un ultimo disperato tentativo di farsi perdonare per il dolore che avrebbe arrecato. Al momento però queste sono ancora supposizioni ed ipotesi che sono al vaglio degli inquirenti, accorsi subito sul luogo i quali hanno avuto la possibilità di ispezionare ogni angolo della casa alla ricerca di conferme o di elementi utili a stabilire un quadro preciso di quanto tragicamente accaduto in quei locali.
Nella piccola frazione di San Giuliano c’è sgomento, nessuno riesce a spiegarsi come sia stato possibile, soprattutto tra quanti conoscevano e frequentavano Fausto e ne ricordano il carattere affabile anche se alquanto riservato.
L’inevitabile procedura giudiziaria imporrà l’autopsia e solo dopo si potrà procedere ad una pietosa sepoltura.
Un altro giovane che ci lascia, un’altra vita spezzata immaturamente e noi ancora a chiederci, ogni volta, perché.
Antonio Guttoriello