Di noi non resterà nulla neppure le impronte sulla sabbia del tempo. Questa epoca andrebbe buttata nel dimenticatoio, bruciata sul rogo dell’inutilità per evitare di danneggiare con il nostro esempio anche le future generazioni.
Ecco, bisognerebbe far calare il sipario su un’epoca culturalmente, socialmente e politicamente indegna.
Ci siamo smarriti sull’uno vale uno e in questa aberrante teoria abbiamo cancellato tutti gli insegnamenti che ci venivano dal passato, dalla storia. Questo ci ha portato a concludere che anche il prendere esempio dal passato sia una colpa grave. Un moto dello spirito in cui è vietato scivolare.
Ci siamo persi nei nostri ma e nei nostri perché, districandoci tra infinite bugie che cozzano l’una con l’altra e siamo saliti sul palcoscenico della vita come indegni guitti, malati di social perché incapaci di una socializzazione reale e i social hanno portato alla luce il peggio di noi stessi.
Sui social la follia ha preso veramente il sopravvento.
È stata legittimata ogni assurdità, ogni mancanza di rispetto per il prossimo. Né per il docente universitario, né per le cariche ecclesiastiche o dello Stato. Il sistema sociale è imploso portando in auge i migliori rappresentanti del nullismo assoluto.
Non maledirò mai abbastanza Facebook, Twitter, Instagram e chi più ne ha più ne metta perché siamo passati da una visione goliardica dei social ad una visione quanto mai realistica che è mille volte peggio della rupe spartana. Anche se assolve allo stesso compito: eliminare tutto ciò che si discosta dal pensiero collettivo, dal pensiero social in questa follia generale che trova la sua massima espressione negli hastag, che non servono a nulla ma che sono così tanto cool, allo stesso modo e nella stessa misura in cui un nudo si accompagna ad una citazione dotta o ad una poesia di Neruda.
Questo è lo scempio che ci avvolge e travolge.
Abbiamo affrontato una pandemia dalla quale, probabilmente, non usciremo mai più ma la pandemia ha avuto molteplici effetti prevalentemente negativi e solo uno positivo: siamo diventati tutti virologi. Hai detto niente!
Dalla pandemia è derivata la nascita di nuovi partiti, i no vax e i si vax, che solo per un incidente burocratico non ci ritroviamo con le loro liste alle politiche, e sono nati nuovi eroi. Tipo il nostro mai troppo elogiato Governatore, l’onorevole Vincenzo De Luca, “o sceriff” per gli amici, e sarà lui a portarci, quasi sicuramente, con largo anticipo, i doni di Natale, novello Babbo Natale.
Con la fine dell’estate bisogna aspettarsi dal nostro Santa Klaus che ci obblighi, di nuovo, alle mascherine e ci condanni, di nuovo, ai domiciliari e a quel punto sarà carcere a vita.
Bisogna solo aspettare.
Giuliana Vozza