Una comunità che riscopre le proprie radici cristiane intorno al suo giovane parroco vive un clima festante di una vera famiglia. Così si può descrivere il fervore di questa comunità appartenente alla nostra Diocesi guidata dal giovanissimo parroco don Vitaliano.
Fedeli che restaurano la casa di Dio dove si ritrovano festanti e oranti intorno alla mensa del Padre Celeste è segno di grande unità.
L’opera di recupero della piccola cappella gentilizia di Pugliano, avviene al termine di un episcopato che ha realizzato numerosissimi restauri di chiese, cappelle e opere d’arte in tutta la Diocesi, che da anni erano fatiscenti e indecorosi. Questo contagio, partito dal palazzo episcopale ha scosso e entusiasmato tante coscienze dormienti e incuranti che per anni hanno colpevolmente trascurato e distrutto il prezioso patrimonio storico e artistico di tante comunità senza risparmiare il centro diocesi.
Questi dodici anni sono stati anni di recupero e restauro di anime e cose, esso passerà alla storia come un decennio di grande recupero culturale fatto con amore e risparmi il più delle volte personali come sembrerebbe anche questo di Pugliano.
L’opera venuta alla luce durante i lavori di restauro della cappellina, probabilmente una pala di altare donata quasi certamente dalla nobile famiglia Gigli raffigura la Madonna adagiata su di una nuvola mentre ai due lati vi è Santa Lucia e San Biagio.
La famiglia Gigli aveva una dimora nella frazione Pugliano che successivamente fu acquistata dalla famiglia Messa, Illustre personaggio della famiglia Gigli fu Nicola (1800–1880), esso fu Ministro Segretario di Stato di Grazia e Giustizia e Avvocato Generale della Regia Suprema Corte di Giustizia. Fu eletto due volte Deputato al Parlamento, ma rifiutò l’incarico entrambe le volte.
Antonio De Simone