Una spontanea e nutrita delegazione di cittadini teanesi si è recata ieri, presso la Caserma dei Carabinieri in viale Italia, non per lasciare denunce o querele, ma solo e semplicemente per salutare il Maresciallo Augusto Proietti che, tra alcuni giorni, lascerà il comando della Stazione di Teano per raggiungere la nuova destinazione di Roma Cassia.
Un gesto tanto spontaneo quanto doveroso, se è vero che il maresciallo Proietti ha costruito con la Città un ottimo rapporto anche in funzione dei risultati che in sei anni è riuscito ad ottenere. E’ bastato un semplice passaparola che in mezza giornata si sono raccolti oltre 20 persone davanti al cancello della caserma per chiedere di essere ricevuti. Il Maresciallo si è mostrato sorpreso ed impreparato perché l’appuntamento lo aveva a quell’ora solo con uno della delegazione e quando la signora, quota rosa del gruppo, gli ha consegnato il fascio di fiori, non ha trattenuto un gesto di vera commozione.
Lo spunto per questa iniziativa è stato fornito anche dalla circostanza che proprio oggi il Maresciallo compie gli anni e quindi è stata l’occasione per augurargli lunga vita e, questo per sua spontanea iniziativa, fare un breve bilancio di questi sei anni vissuti nella nostra città, verso la quale ha voluto rivolgere molte parole di apprezzamento, soprattutto verso l’intera popolazione. L’atteggiamento del maresciallo , quasi solenne, di fronte a questo gruppo di persone è stato come se egli si trovasse di fronte all’intera popolazione.
Simpatica poi, l’ iniziativa di Gerardo Zarone che ha letto un goliardico documento, sottoscritto da tutti i presenti, con il quale si pone simpaticamente in stato di fermo il Maresciallo, per aver compiuto una intensa attività contro la criminalità. Per pura coincidenza, ma erano presenti i rappresentanti di tutte le espressioni militari e para, da Guglielmo Esposito (carabinieri in pensione) Tonino Covellone (Vigile Urbano in pensione), Enzo Tranquillo (maresciallo della Finanza in servizio attivo) Gerardo Zarone (Pubblica sicurezza in servizio attivo) e poi Maria Grande, Paolo Rigliari, Emiddio Scoglio, Carmine Corbisiero, Americo Balasco, Domenico e Antonio Spaziano, Antonio Guttoriello, Lello Arivella, Luciano Passariello ed altri ancora da noi non meglio identificati.
Che fosse una iniziativa rivolta all’uomo più che al militare, lo conferma il fatto che ad un certo punto il maresciallo ha voluto con lui la moglie ed il figlio, con i quali ha condiviso l’ultima parte dell’incontro, quella dell’improvvisato brindisi, dei pasticcini e del sincero e affettuoso saluto, ma più che un addio è sembrato un arrivederci.
Rosa Chirico