E’ una storia da dimenticare
e’ una storia da non raccontare
e’ una storia un po’ complicata
e’ una storia sbagliata.
Comincio’ con la luna sul posto
e fini’ con un fiume d’inchiostro
e’ una storia un poco scontata
e’ una storia sbagliata.
E’ una storia di periferia
e’ una storia da una botta e via
e’ una storia sconclusionata
una storia sbagliata.
Per il segno che c’e’ rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere piu’ come e’ andata
tanto lo sai che e’ una storia sbagliata
De André , Una storia sbagliata.?
Queste immagini di un incredibile squallore non hanno bisogno di commento. Ci si arriva con semplicità a capire che non ci si può presentare con un biglietto da visita così a un eventuale privato o associazione che intenda adottare il terrazzo archeologico Sant’Antuono.
Ne scaturisce, che non essendo servite a niente, le preghiere rivolte al Maresciallo Tranquillo, assessore, via telefono, lo scrivente si rivolge difilato agli organi competenti: Ufficio locale della Soprintendenza Archeologica nella persona del Funzionario pro tempore; al Responsabile per l’igiene, ecologia eccetera della locale ASL, per ottenere almeno un diserbamento del luogo che eviti oltre al prosperare dell’erbe infestanti, il proliferare ad libitum di sporcizia e affini, trovandosi a ridosso l’evidenza archeologica in oggetto di civili abitazioni.
Si sottolinea l’indecoroso stato del terrazzo e se ne chiede in tempi non biblici, se non la fruibilità per la cittadinanza, almeno una pulizia seppur sommaria in attesa di una provvidenziale adozione sollecitata dal sottoscritto a diversi privati e associazioni.Per tranquillità dell’Ente si specifica che i costi di tale operazione sono assolutamente accessibili.
Con osservanza,
Giulio De Monaco
Teano 11. X . 2014