Vi siete mai chiesti come mai la tradizione vuole che nel giorno della Santa Pasqua, si consumino le uova ? La Pasqua annuncia la Resurrezzione, e l’uovo rappresenta il simbolo della rinascita. E’ in questo periodo dell’anno, che la natura rinasce con l’arrivo della primavera.
In effetti, esistono anche altre ragioni alla base della tradizione di mangiare le uova nel giorno di Pasqua. Anticamente, durante la Quaresima (periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito romano, dura quarantaquattro giorni, partendo dal mercoledì delle Ceneri ) era proibito mangiare le uova. Pertanto, mangiarne per Pasqua era anche un’esigenza dovuta alla necessità di smaltire quelle che si erano accumulate nel corso dei giorni.
In un intreccio fra tradizione religiosa e magia, secondo una credenza, si narra che per essere protetti dalle malattie e dai malefici bisognava mangiare la mattina del giorno di Pasqua un uovo, deposto il venerdì santo.
La simbologia dell’uovo si perde nella notte dei tempi: secondo alcune religioni pagane, gli emisferi della terra e del cielo altro non erano che parti di un unico uovo, culla della vita umana. Gli antichi egizi, ritenevno che in esso si fondassero i quattro elementi dell’universo: aria, acqua, terra e fuoco.
I persiani furono i primi ad introdurre la tradizione dello scambio di uova come doni, in particolare in occasione dell’arrivo della primavera. Su tale scia, anche i greci ed i cinesi seguirono tale tradizione.
Pare che l’usanza di regalare uova, in occasione della Pasqua nacque in Germania. Nel 1883 l’orafo Peter Carls Fabergé fu incaricato dallo zar di creare un dono speciale per la zarina Maria; l’orafo creò per l’occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d’oro. L’idea fu un successo e nacque così la tradizione di inserire dei doni all’interno delle uova di Pasqua. In tempi più recenti, l’uovo più celebre e diffuso, è quello classico di cioccolato.
Secondo una leggenda, si narra che arrivata al Santo Sepolcro di Gesù e trovatolo vuoto, Maria Maddalena corse a dare la notizia ai discepoli. Pietro guradandola disse: "Crederò alle tue parole, a patto che le uova contenute in quel cesto diventino rosse". Ed in quel preciso istante, le uova si colorarono di rosso…… Da qui, è partito l’uso di colorare le uova, oggi tanto diffuso tra i bambini di tutto il mondo, che con ansia aspettano trepidanti di riceverne almeno uno in dono: al latte, fondente, con le nocciole, con le mandorle. Grande o piccolo che sia. Di sicuro con la speranza di trovare dentro una bella sorpresa, la stessa che ci auguriamo possa trovare ciascuno di voi.