Gli Italiani sono stufi, i Teanesi sono ormai depressi di fronte ad un immobilismo politico che ammanta le opere infinite per tutta l’Italia, e le opere mai iniziate per l’intero Territorio Comunale. Vuoi vedere che per Via Rio Persico bisognerà chiedere al nuovo Governo una messa in atto del “Metodo Morandi”? Vuoi vedere che sarà realizzato prima il Ponte sullo Stretto di Messina che pochi metri di fognatura a Teano? Ma, al di là della realizzazione e risoluzione di un problema, quali sono le cause che hanno portato alla chiusura, ormai da quasi due anni, della Strada Provinciale? Ammettiamo che anche noi siamo costretti ad arrampicarci sugli specchi se è vero, come è vero che persino l’Assessore al ramo (senza alcuna vergogna) ebbe a dichiarare che il Funzionario preposto non gli consegnava la documentazione del caso. Solo a Teano si possono sentire certe cose! Però, da voce di popolo, il problema si presentò a causa di un “malfunzionamento” dell’impianto fognario di competenza del Comune di Teano pur costeggiando il tratto di Strada Provinciale (SP 329). Un impianto che sgorgò con i suoi liquami addirittura in alcune abitazioni adiacenti la stessa strada. A questo primo problema si ottemperò eseguendo un bypass delle tubature. Sennonché onde risolvere definitivamente la “mastodontica opera idraulica” ci si imbattè in non ben specificati reperti archeologici. È noto come in quella zona (Orto Ceraso) ci sono stati diversi ritrovamenti archeologici. Dopodiche, noi, pur arrampicandoci sugli specchi, non sappiamo più a che Santo votarci vista la “trasparente omertà” dell’(A)mministrazione locale. Non un Comunicato, non una Pubblica Relazione sullo stato di fatto, non un Manifesto, non un Pubblico consesso per informare la Cittadinanza. “Nenti sacciu, nenti vitti e nenti vogghiu sapiri. Iu un c’era e si c’era dormiva e cu dormi nun vidi nenti”. Ci siamo intesi? A buon intenditore poche parole.
Nel frattempo, si sono susseguite Interrogazioni all’Amministrazione Comunale (cadute puntualmente nel vuoto), lettere all’Amministrazione Provinciale delle quali non è dato sapere di eventuali riscontri, persino minacce di dimissioni in qualità di Delegato al Commercio da parte di un Componente della Maggioranza. E sarebbe il minimo, diremmo noi, visti i danni provocati ad un noto Imprenditore della Ristorazione, riconosciuto ben oltre i confini regionali, nonché ad un ben noto Imprenditore di rivendita mobili e tante altre attività commerciali tagliate fuori da ogni tipo di comunicazione stradale. E chi li risarcirà costoro? Chiederemo un ristoro al Governo per calamità di disamministrazione?
Così, a fronte di un indicibile “trasparente omertà” dell’(A)mministrazione locale, l’Ascom, rappresentata dall’instancabile Alessandro Lepre, ha chiesto l’intervento della Consigliera Regionale della Lega, Componente della Commissione Ambiente On.le Antonella Piccirillo, la quale ha accolto tempestivamente l’invito e, congiuntamente al Consigliere Provinciale, Maurizio Del Rosso, non ha fatto mancare la propria sollecita presenza in loco proprio per verificare la situazione di fatto. “Chiederò un’audizione in Commissione regionale Ambiente per discutere dello stato di depurazione delle acque reflue nel Comune di Teano e in particolare degli scarichi urbani non depurati nel Rio Misseri”. Così si è espressa, quindi, la Consigliere Regionale all’esito del sopralluogo effettuato in Via Rio Persico dove, a seguito del collasso del sistema fognario, è stata chiusa la SP329. “Quel tratto viario – ha spiegato la Piccerillo – ha un’importanza primaria per il territorio sidicino ma da oltre un anno risulta chiuso al traffico, con disagi per i cittadini, a causa di lavori inspiegabilmente bloccati. A peggiorare la situazione anche il sospetto che la nuova rete fognaria provvisoria non scarichi correttamente i liquami di una parte della Città. Chiederemo chiarezza in Commissione”. Ci riuscirà la Rappresentante Regionale ad avere almeno risposte a quanto già richiesto dalla forza di Opposizione del Consiglio Comunale allorquando già da tempo formulò all’Amministrazione Scoglio tre semplici domande? 1) quali sono stati i lavori previsti un anno e mezzo fa? 2) perché questi lavori sono stati bloccati? 3) qual’è la soluzione che l’attuale Amministrazione comunale intende intraprendere per la soluzione del problema e far riaprire via Rio Persico?
Ora, al di là di oggettive problematiche di ordine tecnico, al di là di intralci dovuti al reperimento di siti archeologici, al di là di ogni forma di competenza (Comune,Provincia, Regione, Governo, Unione Europea, etc.), ciò che offende di più è che la dignità di una intera Cittadinanza è calpestata da quella “trasparente omertà” dell’(A)mministrazione la quale non si degna, né si sente in dovere di informare i Cittadini, compresi i suoi 3.500 elettori. Un atteggiamento saccente ed offensivo che non ha altre giustificazioni se non un costume racchiuso nel “Nenti sacciu, nenti vitti e nenti vogghiu sapiri. Iu un c’era e si c’era dormiva e cu dormi nun vidi nenti”. Ci siamo intesi? A buon intenditore poche parole.
Pasquale Di Benedetto