Girando tra le strade cittadine ci si accorge che stanno sorgendo sempre di più, telecamere di sorveglianza, in molti punti della città.
Come si ricorderà, la presenza delle telecamere sia in luoghi privati sia in luoghi pubblici, è stata anche al centro di un acceso dibattito nazionale. Ma la situazione è più complicata di quello che si possa immaginare, perché per l’installazione delle telecamere è necessario seguire delle norme per la tutela della privacy .
L’installazione di telecamere sui luoghi pubblici deve essere autorizzata ed è lecita solo se è proporzionata agli scopi che si intendono perseguire e gli impianti di videosorveglianza devono essere attivati solo quando altre misure siano insufficienti o inattuabili ed in più i cittadini devono essere messi a conoscenza con chiari cartelli posizionati in tutta l’area che è sottoposta a videosorveglianza. In poche parole non si possono posizionare le telecamere a caso e tanto meno sui luoghi pubblici.
Questi sono principi dettati dal Garante della Privacy con l’obiettivo di proporre un uso ponderato ed efficace della videosorveglianza: L’intervento ha fatto seguito ai numerosi reclami e segnalazioni al Garante che lamentano un utilizzo crescente e non conforme alla legge di apparecchiature che rilevano immagini e suoni relative a persone identificabili.
Queste norme però sono in molti a trascurarle. In via Porta Napoli, Viale Italia, Via Nicola Gigli sono presenti molte telecamere “abusive” e comunque non identificate con i cartelli.
E’ necessario quindi, per la tutela della privacy, far rispettare queste norme per non vivere tutti in una sorta di casa del Grande Fratello.
Americo Balasco