di Paolo Petroni
ROMA – Primo in classifica da fine luglio a fine agosto, il romanzo più venduto é ‘Zia Mame’ di Patrik Dennis che si piazza davanti a Camilleri e Zafon che parevano i favoriti e che da varie lunghezze a Tiziano Scarpa, vincitore dello Strega, che per tradizione un primo posto almeno lo guadagna sempre. Insomma, un romanzo umoristico che ha più di 50 anni, scritto sulla falsariga, ma senza la verve e il ritmo, di quelli del britannico Wodehouse, spopola sulle spiagge e tra i monti, dopo aver avuto tante critiche positive, anche da firme non di bocca buona come Pietro Citati, ma anche attacchi come quello di Antonio D’Orrico o di Gad Lerner.
Le vendite hanno quindi premiato la scelta dell’editore Roberto Calasso che ha deciso di ristamparlo col simbolo prestigioso dell’Adelphi, cosa che ha molto infastidito Lerner, che si è sentito tradito. Più deciso e generale l’attacco lanciato dai d’orrichiani doc, che fanno eco al loro critico di riferimento quando inorridisce per quei "bischeri" che leggono roba come il romanzo di Dennis, mentre in commercio c’é, per esempio, ‘Il potere del cane’ di Don Wislow, già autore di ‘L’inverno di Frankie Machiné.
Senza tener conto che ‘Zia Mame’ é una sorta di ironico romanzo glamour rosa, mentre questi sono due duri e tesissimi noir. Certo è che nei ben lontani e tanto diversi anni Cinquanta, quando uscì la prima volta negli Usa, il libro di Dennis (uno degli pseudonimi di Edward Everett Tanner III, nome che pare quello di un personaggio di ‘A qualcuno piace caldo’) vendette due milioni di copie (dopo essere stato rifiutato da moltissimi editori) e il film, che ne trasse Morton Da Costa dopo tre anni, nel 1958, con Rosalind Russel, ebbe sei Nomination agli Oscar. Zia Mame è la storia di bambino undicenne rimasto orfano nella New York degli swinging Twenties, i folli anni venti di Fitzgerald e compagnia, che si ritrova affidato a una anziana zia, che si rivelerà un impenitente anticonformista piena di voglia di vivere, snob e pronta a cambiare il suo modo d’essere a seconda dell’uomo di cui è innamorata. Da amazzone pasticciona a geisha, tra equivoci, disillusioni, lacrime, colpi di fortuna e improvvisi momenti di povertà che la ritrovano commessa dietro un bancone di un grande magazzino, passando dal fare l’attrice a improvvisarsi agente immobiliare, tutto tra mille paradossali situazioni e continuamente in moto con il nipote, sempre più conquistato da lei, per tutti gli States nell’arco di tre decenni, sino all’ultima guerra.