Cari,
così come Alberto Angela, divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano, conduce Ulisse: il piacere della scoperta, un programma di divulgazione dedicato alla storia, all’arte e alla cultura, anch’io ho l’ardire di sottoporre alla Vostra attenzione, uno dei mie tanti amici “un pò folli”, sicuramente più di me.
Non ho un definizione esatta per lui, mi è sempre stato difficile dargliene una. Per me è semplicemente Enzo, un carissimo amico, che a pensarci bene, dovrebbe essere tutelato quale Patrimonio Mondiale della Cultura. Non sto scherzando e non sto esagerando. Chi ha avuto il piacere di conoscerlo, potrà confermare.
Inseguendo sempre il filone della teoria delle #CoseBelle, sono andato ad intervistarlo nella sua tana: Il Museo Scuola Achille Sannia di Morcone (BN), di cui il prof. Vincenzo Iorio è direttore.
Devo necessariamente fare una premessa. Ci conosciamo da almeno 25 anni, anno più anno meno, ed ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con lui, in quella che è stata una grande multinazionale italiana: la gloriosa Marconi. Laboratori e linee di produzione di quegli apparati di telecomunicazioni distribuiti in ogni parte del mondo. Aimè, per la scelleratezza della politica italiana, oggi quella realtà non esiste più, perdendo così un know-how incredibile. Enzo ne è la dimostrazione. Oggi, con gli amici in comune, ci divertiamo a procurargli materiale per il suo incredibile Museo Scuola. Un luogo che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella loro vita.
E’ veramente difficile intervistare una persona come Enzo, e racchiudere in poche domande chi è, cosa ha fatto, cosa fa, e cosa farà.
Chi è il prof. Vincenzo Iorio ?
Sono un uomo che in tutta la sua vita non ha fatto altro che studiare e osservare la natura e principalmente la scienza in genere. Sono di estrazione un fisico, ma durante la mia vita come autodidatta mi sono occupato di un numero molto diversificato di materie, tra cui la chimica e le tecnologie elettriche ed elettroniche. Mi sono anche occupato, per semplice passione di esoterismo e storia delle antiche religioni. Sono sposato e mi definisco un uomo felice.
Come e quando è nata la tua passione per la tecnologia, le strumentazioni di vario genere, i minerali, le piante e gli insetti ?
Questo è legato alla mia precedente risposta, ma per essere più preciso, caratterizzerei l’inizio alle prime passionevoli letture che sono avvenute all’età di 8 anni. Ricordo ancora un libro che ho conservato, regalo di mio zio Vincenzo Russo, dal titolo “Il meraviglioso mondo delle formiche” che lessi subito, appunto all’età di 8 anni.
Da dove nasce l’idea di un Museo Scuola e come mai hai scelto proprio Morcone (BN) per la sua sede ?
L’idea di un museo è arrivata in automatico in base a due condizioni che si sono incrociate: l’accumulo spropositato di strumenti e cimeli scientifici e la passione quasi religiosa di comunicare ardentemente con i giovani e con coloro che sono assetati di conoscenza. Il Museo è sorto a Morcone poiché ho trovate negli amministratori comunali di quel paese, un aiuto consistente, e lo abbiamo fatto nascere proprio lì.
Perché è importante offrire ai tuoi visitatori del Museo di poter osservare gli oggetti, i fenomeni naturali, quelli elettrici ed elettromagnetici, dal di dentro, con gli occhi di un bambino ?
Si hai centrato il punto Luciano. Quello è il preciso intento del Museo Scuola delle Scienze di Morcone. Riuscire ad appassionare le persone alla scienza, con l’osservazione e la sperimentazione.
Una domanda indiscreta: come si sostiene il Museo ?
Purtroppo il Museo è un associazione culturale senza scopo di lucro ed è a forte rischio di interrompere le sue attività, poiché dovrebbe essere tenuto in vita dalla frequentazione continua e dalle rappresentazioni culturali e turistiche che si svolgono. Tu e tanti altri amici che mi venite a trovare, mi aiutate e io vi ringrazio ma, purtroppo, è poco. Il rischio che io debba chiudere è purtroppo reale. Devo anche sottolineare tutti gli sforzi che questa attuale amministrazione Comunale di Morcone sta espletando nei miei confronti, anzi con l’occasione permettimi di ringraziare il Sindaco Luigi Ciarlo e tutta l’amministrazione presente. Senza queste persone che mi hanno fortemente aiutato, non sarei riuscito a farcela fino ad ora.
Il Covid-19 ed il conseguente Lock-Down, come hanno influito sul Museo e sul tuo lavoro ?
Il Covid ha praticamente interrotto tutto. E si sono provocati anche ingenti danni ad alcune apparecchiature delicate a causa della chiusura e dell’ambiente umido. Questa chiusura persiste ancora, anche in questo momento che rispondo alle tue domande.
Detto fra noi, chi te lo fa fare ?
Esatto !! Ma vi è una risposta. Ognuno di noi, dovrebbe chiedersi se durante la sua vita ha fatto qualcosa per gli altri. Io mi sono accorto che il mio prossimo, soprattutto i giovani, ha bisogno di stimoli e informazioni per conoscenza scientifica. Il Museo, è una missione culturale in un deserto di arretratezza, che è rappresentato dal nostro mondo consumista. Quindi reputo questo sforzo sovrumano, una missione idealistica.
Perché una famiglia, una scuola, un gruppo di amici dovrebbero arrivare fino a Morcone, una bellissima cittadina della provincia di Benevento, per visitare il Museo?
Perché troverebbe a Morcone una realtà unica e originale. Il Museo scuola, non è un museo come tutti gli altri. Oltre alle vetrine, ci sono i tavoli, le apparecchiature, gli esperimenti. Se la famigliola in visita è in grado di trascorrere due ore all’interno del Museo, si troverà a fare un esperienza scientifica interattiva senza precedenti. Sia i grandi che i piccini troveranno nel viaggio scientifico un arricchimento ed un piacere.
Ma è vero che alcuni strumenti che funzionano nel Museo sono stati realizzati in modo amatoriale ?
Certo !! Questa è un attività che non smetto mai di espletare. Anche in questi giorni, continuo a costruire macchine. Tiene in vita il mio entusiasmo e mi permette di svagarmi. Molti strumenti del Museo, che servono per rappresentare e osservare i fenomeni fisici, sono stati costruiti con materiale povero, ma si presentano come dei veri e propri cimeli delle tecnologie elettriche ed elettroniche. Oscillatori, monocromatori ottici, amplificatori, piani inclinati, elettroscopi ecc. sono dispositivi essenziali, che mi permettono di sperimentare e chiarire le varie leggi della fisica. Addirittura a Caserta, sto accumulando un numero molto cospicuo di nuovi dispositivi didattici, tra cui antiche radio (che costituiscono donazioni di amici), con le quali si potrebbero allestire un nuovo Museo delle scienze.
Oltre al Museo, cosa si può visitare a Morcone ?
Morcone, come tutti i paesini del Sannio, è un paesino che è bello già di per se. Nei pressi di Morcone cioè a 4, 5 kilometri, ci sono gli importanti scavi di Altilia (a Sepino), c’è L’OASI del lago di Campolattaro (wwf) e, a Pietraroia, a circa 10 km, c’è il Museo Geopalenteologico.
Dove si possono reperire informazioni utili sul Museo ?
Tutte le informazioni, sono disponibili sul sito www.museoscuolamorcone.com che sintetizza e illustra le peculiarità del Museo Scuola. Siamo presenti anche sui social alla pagina FB www.facebook.com/museoscuolamorcone
Che altro dire ?
Enzo ed il suo Museo, sono due cose da conoscere. Quando si arriva a Morcone, l’ideale sarebbe parcheggiare nella parte bassa, per poi procedere a piedi salendo tra le viuzze, fino al Museo. Un percorso ed un panorama mozzafiato. La prima volta che ho varcato quel portone d’ingresso, dopo il tragitto a piedi, ho avuto la netta sensazione di entrare in un mondo ovattato. Un luogo incantato, racchiuso tra realtà e leggenda. Chi ha il piacere, come me, di avere Enzo come amico, non può far altro che confermare che è un vero e proprio vulcano, per energia, idee ed entusiasmo. Principalmente per la passione per le Scienze, le tecnologie e la divulgazione della cultura in generale.
Con gli amici in comune, i suoi allievi, cerchiamo di aiutarlo in tutti i modi a tenere aperto il suo Museo, tra mille difficoltà. Lo sosteniamo affinché possa portare avanti il suo progetto, facendogli sentire la nostra vicinanza, e la nostra collaborazione. Ma in un mondo dove la cultura non fattura, è veramente difficile.
Noi tutti sappiamo che ogni apparecchiatura elettrica, meccanica, elettronica che nelle nostre case si rompe o semplicemente viene sostituita, può essere per Enzo una fonte inesauribile di materiale utile per le sue attività. Ed allora, prima di buttarla lo contattiamo per chiedergli se ad esempio un vecchio hard disk potrebbe essergli utile. Il 99% delle volte, dall’altro capo del telefono, lo si sente gioire come un bambino. Come su solito fare, ci spiega a che cosa potrebbe servigli quello che per noi è solo un ammasso di ferraglia. E’ incredibile come dal nulla, riutilizzi i materiali. Enzo applica alla lettera La legge della conservazione della massa. Una legge fisica della meccanica classica, che prende origine dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier: «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». E le sue mani ed il suo ingegno ne sono la dimostrazione.
Troppo spesso, per un consumismo sfrenato, buttiamo via le cose. Quando si potrebbero riparare, rigenerare, riutilizzare.
Grazie Enzo. Grazie infinite per quello che sei e per quello che fai.
Un tuo allievo
FeudoDiViaAnfiteatro, Ottobre MMXX
Luciano Passariello