Ieri ci siamo occupati dello stato del Cimitero di Teano Centro e non abbiamo lesinato apprezzamenti, anche se non definitivi, per quanto è stato fatto fino ad oggi per ridare dignità ad un luogo cui tutti, e dico tutti, vorrebbero si dedicassero le maggiori cure. Oggi purtroppo veniamo a conoscenza di una vicenda che ha del ridicolo per non dire, tragicomico.
Agli inizi del mese di ottobre 2013, su segnalazione del locale comando dei Vigili Urbani, l’Ufficio Tecnico comunale fu incaricato di sviluppare un preventivo di spesa per alcuni lavori di rifacimento del tratto fognario in via Porta Napoli.
Il lavoro fu ritenuto di estrema urgenza in quanto il tratto su cui si doveva intervenire era situato nelle vicinanze dell’Istituto Scolastico Garibaldi e fu giudicato urgente per eliminare i pericoli per la circolazione veicolare e soprattutto pedonale.
Urgenza per urgenza il 16/10/2013 fu anche emessa la determina con la quale si approvava il preventivo di spesa con relativo impegno sullo specifico capitolo di bilancio.
A distanza di 18 mesi siamo in grado di informarvi che a gennaio di quest’anno è stata aggiudicata la gara ad una impresa locale e che con determina n.37 del 6/02/2015 il Segretario comunale incarica ufficialmente la ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori. Un appalto di importo minimo, quasi 1500 euro che probabilmente non rappresenta una priorità per chi deve gestirla, naturalmente ci riferiamo alla tipologia di lavoro.
Solo 18 mesi di attesa per fare un lavoro ritenuto di somma urgenza (la somma urgenza l’abbiamo inserita noi poiché nella determina si parla della sicurezza dei veicoli e dei pedoni) per la sicurezza della circolazione veicolare e dei pedoni.
Se in questo anno e mezzo e oltre, il tratto fognario ritenuto pericoloso, avesse provocato danni ai veicoli o peggio ancora ai passanti, chi si sarebbe dovuto accollare le responsabilità? Sarà una coincidenza ma, ci sembra di ricordare che, nel mese di ottobre 2013, era già iniziato lo scontro interno tra potere politico e struttura esecutiva interna all’Ente Comune.
Arcangelo Lo Giudice