“Vergini di servo encomio e di codardo oltraggio”, abbiamo la sensazione che il nostro “confratello” giornale on-line di Vairano sia particolarmente attento ai comportamenti amministrativi della nostra nuova compagine comunale, ed è giusto che lo sia; ma, avendo notato una notevole disparità di atteggiamento, ci chiediamo perché non lo sia stato altrettanto, almeno inizialmente, con la passata amministrazione che pure ne meritava molto di più. Forse qualche ragione ci sarà, ma non vogliamo entrare nel merito: “unicuique suum”.
Certo non mancano le occasioni perché ciò accada e l’ultima delibera di Giunta, riguardante una adeguamento della retribuzione economica dei suoi componenti fino al 2024, peraltro prevista e dovuta da apposita legge dello Stato, cade proprio a fagiolo,
Ma non per gli importi, che passano per il Sindaco dai 3.296,89 di oggi ai 4.144,00 nel 2024 e per gli Assessori dai 1528 di oggi ai 1863 nel 2024, ma diremmo per la “tempistica” della presa in esame dell’argomento.
Siamo personalmente convinti che, aldilà di ogni politico e demagogico punto di vista, qualunque lavoro vada retribuito: e quello di ogni amministratore, da quello condominiale a quello governativo, rientra tra questi. Solo così si potrà “pretendere” che un “lavoro” svolto senza orari previsti, senza cartellini da timbrare o senza rendiconti a superiori gerarchici, possa essere fatto come conviene e come si deve.
Che poi il destinatario di quella retribuzione voglia rifiutarla o usarla per farne beneficenza o destinarla all’acquisto di pastarelle da trangugiare in un solo giorno, non sono fatti che ci riguardano, né è giusto fare i misericordiosi con le tasche altrui. Né vale la ipotesi di un generale risparmio dello Stato, acclarate le enormi perdite legate a leggi e normative assistenziali direi quasi pensate apposta per essere oggetto di attenzioni truffaldine: lo vediamo quasi quotidianamente con “il reddito di cittadinanza”, il piano per il rifacimento della facciate, o i vari bonus elargiti a destra e a manca che sono vero e proprio alimento per la malavita.
Ma la delibera di cui all’oggetto lascia comunque perplessi e lo fa:
- sia, dicevamo, per la tempistica, che, associata a quella di delibere di “pagamento differenziato” a ditte creditrici verso il comune, lascia un poco perplessi per questa attenzione “economica” improvvisa e subitanea, addirittura di interesse primario, specie in un paese sull’orlo del dissesto, quasi a compensare debiti di altra natura.
- sia per la intestazione della delibera di Giunta, nella fattispecie la 62 del 13/7/22, che recita: “Piano triennale di fabbisogni di personale”. Si evidenzia chiaramente che lascia immaginare tutt’altra cosa nella descrizione come nel deliberato: a meno che “il personale” siano gli amministratori ed i loro “fabbisogni” sia l’adeguamento economico.
La cosa lascia pensare, come già accaduto in maniera pure risibile per il passato, in un “copia e incolla” riuscito male; e la cosa non depone in maniera lusinghiera né per gli amministratori né per il personale addetto!
Un poco di attenzione in più: coraggio! Non è un paese di ignoranti, il nostro.
Claudio Gliottone